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Mosca: una base sulla luna per puntare su marte

L'agenzia spaziale russa annuncia una stazione e navette automatizzate per il 2020. L'obiettivo sono i viaggi verso il pianeta rosso

Matteo Legnani
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Non ancora digerito il fallimento della missione Phobos Grunt diretta verso la più grande delle due lune di Marte, l'agenzia spaziale russa annuncia la messa in cantiere di nuovi ambiziosi progetti per la Luna terrestre. Il direttore di Roscosmos, Vladimir Popovkin anticipa l'invio di navette automatizzate sulla Luna entro il 2020 (Luna Glob e Luna Resource) e la costruzione di una stazione lunare, in alternativa a una stazione orbitante intorno alla Luna. "Non vogliamo che l'uomo si limiti a mettere piede sulla Luna. Oggi la conosciamo abbastanza, sappiamo che c'è acqua nelle sue regioni polari. Abbiamo avviato discussioni su come iniziare la nuova esplorazione della Luna con la Nasa e con l'Agenzia spaziale europea", ha spiegato precisando che sono anche in corso con l'Agenzia spaziale europea discussioni per un viaggio verso Marte nel periodo 2016-2018. La commissione istituita per fare luce sulle cause del fallimento della Phobos-Grunt sembra aver accantonato l'ipotesi del radar americano e più realisticamente cita un guasto ingegneristico, ha anticipato sempre Popovkin. Tuttavia verranno comunque effettuati i test per simulare interferenze elettromagnetiche simili a quelle emesse dal radar sulla sonda, test a cui prenderanno parte esperti della Nasa, ha precisato Popovkin.

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