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Nuovi guai per il superjumbo microfessure nelle ali

L'Airbus A380 aveva già subito un incidente nel 2010. Ispezioni su tutti gli esemplari in servizio dell'aereo più grande del mondo

Matteo Legnani
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Microfessure tra le ali e la fusoliera sono stati scoperti durante indagini condotte dalla società costruttrice su alcuni esemplari in servizio dell'Airbus A380, l'aereo più grande del mondo. I danni non sono considerati tali da mettere a repentaglio la sicurezza dei voli, ma potrebbero portare a ispezioni più frequenti dei velivoli e quindi a costi aggiuntivi per le compagnie che li hanno in servizio. E' la seconda volta che si individuano micro-cedimenti strutturali frutto delle grandi sollecitazioni che l'aeroplano sopporta durante il volo. La situazione più grave si è registrata nel novembre 2010, quando uno dei quattro propulsori Rolls-Royce installati su un velivolo della Quantas australiana in volo da Singapore all'Australia ha subito un cedimento in volo. E solo per un miracolo si è evitato il disastro perché i frammenti furono sparati verso l'esterno. Se fosse stato il contrario avrebbero perforato la fusoliera. A oggi, 19 compagnie aeree hanno ordinato complessivamente 253 Airbus A-380, 68 dei quali già sono stati consegnati a un prezzo per unità che sfiora i 400 milioni di euro. La prima compagnia a utilizzarlo era stata Singapore Airlines poi seguita da Emirates, Quantas, Lufthansa, Air France, Korean Air e China Southern. Con una configurazione in tre classi, l'A380 può trasportare tra i 500 e i 550 passeggeri.

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