Per gli evasori greci gogna sul web

Nicoletta Orlandi Posti

Gogna mediatica per gli evasori fiscali. La Grecia ha cominciato. Ieri sera sul sito del ministero del Tesoro sono comparsi i nomi di 4152 colpevoli di aver truffato lo stato causando danni per 15 miliardi di euro, cifra che da sola varrebbe il 5% del Prodotto interno lordo. La lista nera per ora comprende solo persone e aziende note, ma non appena il Garante per la privacy darà il proprio assenso ci sarà anche la pubblicazione dei nomi degli evasori "minori". A novembre il governo greco aveva minacciato  la pubblicazione dell’elenco dopo aver lanciato un ultimatum di dieci giorni agli evasori per un'autodenuncia volontaria. Che a quanto pare non c'è stata. A battere tutti per il mancato versamento di 962 milioni di dollari è stato Nikos Kassimatis (Salonicco), una società di revisione e consulenza. Folto anche il gruppo di aziende, studi legali, studi professionali, che hanno evitato di versare l’Iva. Nella lista della "vergogna" è finito inesorabilmente anche il cantante Tolis Voskopoulos e l'ex presidente del Paok Salonicco Georgis Batatoudis (rispettivamente per 515mila e 2,5 milioni di euro di arretrati).