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Il Molleggiato vince Sanremo 750mila euro per sproloquiare

Raggiunto l'accordo tra il Clan e la Rai. Adriano potrà dire ciò che vuole senza alcuna interruzione pubblicitaria

Nicoletta Orlandi Posti
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Adriano Celentano alla fine l'ha spuntata. Sarà a Sanremo e come dice lui. L'accordo tra il molleggiato e la Rai confermerebbe le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi: massima libertà a Celentano nei monologhi, pur nel rispetto delle leggi e del Codice etico della Rai; prima performance senza spot e possibili interruzioni negli interventi delle serate successive solo nel caso in cui superino gli intervalli tra un break e l'altro. Confermato anche il compenso di Celentano, che ammonterebbe a 300 mila euro a puntata, per un massimo di 750 mila euro. Il contratto, oltre ai punti già concordati da tempo come il compenso, recepisce l'accordo verbale raggiunto lunedì sera al telefono dal direttore delle Risorse Artistiche, Valerio Fiorespino, e l'avvocato del Clan Celentano sugli altri punti (massima libertà per il Molleggiato nel rispetto del Codice Etico e questione spot   pubblicitari) ed ha comportato solo minime limature dopo l'invio, mercoledì scorso, da parte del Clan a Viale Mazzini della bozza   definitiva. La firma permette all'organizzazione del festival di arrivare con più serenità all'appuntamento con la conferenza stampa ufficiale del Festival, prevista al Teatro del Casinò di Sanremo martedì prossimo, 31 gennaio. Come già emerso nei giorni scorsi, l'ostacolo delle interruzioni pubblicitarie sarebbe stato superato separando la prima performance di Celentano da eventuali altri interventi nelle serate successive: il primo intervento del 'Molleggiato' sul palco ell'Ariston viene considerato un evento eccezionale e pertanto non   verrà interrotto da spot (come d'altronde accadde lo scorso anno per   l'esegesi dell'Inno di Mameli da parte di Roberto Benigni); diverso sarà invece il discorso su eventuali interventi di Celentano nelle serate successive che verrebbero interrotti solo se superassero i tempi degli intervalli tra un break pubblicitario e l'altro. Tempi che comunque sono corposi, di circa 25 minuti.

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