C'è il nuovo redditometro Tutti potenziali evasori

Giulio Bucchi

I blitz in strada, i controlli sulle dichiarazioni in primavera, il redditometro, operativo entro la prima metà del 2012. Il direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera annuncia il nuovo strumento del fisco nel corso di una audizione alla Camera in cui ha fatto il punto sulla lotta all'evasione a pochi giorni dalla "retata" sulla movida milanese di sabato scorso.  Nel 2012 anche l'istituto del "tutoraggio" dei soggetti di grandi dimensioni - che vede i contribuenti affiancati da un dipendente del fisco - entra a pieno regime: la platea dei soggetti si estende a tutti quelli con volume d'affari e ricavi non inferiori a 100 milioni di euro. "I grandi contribuenti nei cui confronti sarà svolto il tutoraggio - ha precisato Befera - passano quindi dai circa 2.000 del 2011 agli oltre 3.100 del 2012". I blitz - Molto rumore hanno fatto le azioni a Cortina e Milano. L'Agenzia delle Entrate, però, assicura Befera, "non ha la volontà di spettacolarizzazione né è nostra volontà quella di fare interventi nel mucchio". "Di questi interventi ne facciamo qualche decina l'anno, la Guardia di Finanza ne fa più di noi, e non se ne è mai parlato". Nel mirino c'erano esercizi "che abbiamo già selezionato perchè sapevamo che lì c'era un rischio fiscale". "Vogliamo lavorare abbastanza in silenzio". "Mediocrità umana e morale" - Nel 2011, l'Agenzia ha incassato 11,5 miliardi: "L'evasione - ha spiegato Befera - si è ulteriormente rafforzata facendo registrare trend positivo. I risultati testimoniano netto miglioramento qualità ed efficacia contrasto ad inadempimenti tributari". Non servono solo le "armi", ma anche un cambio di cultura perché nella grave crisi economica che il paese sta vivendo si sta facendo avanti una "esigenza di equità fiscale". "Finora - ha ricordato - è emersa una furbizia individuale di corta veduta" e la "cifra autentica di ciò è solo la mediocrità umana e morale". Sblocco assunzioni - Nel duro giudizio morale Befera comprende anche gli attacci all'Agenzia, verbali e fisici: "Durante gli ultimi sei mesi del 2011 si è verificato un crescendo di iniziative di contestazione cominciate con attacchi verbali e degenerate poi in vere e proprie manifestazioni di violenza". Dall'inizio dello scorso anno le intimidazioni "hanno superatoil numero di 250, di cui 70 solo a gennaio di quest'anno". Ciò "ha provocato ovviamente demotivazione e paura tra i dipendenti del gruppo Equitalia". Anche per questo, chiede Befera alla Camera, servirebbe una deroga al blocco delle assunzioni all'Agenzia delle Entrate per rimpiazzare il personale in uscita. "Lo sforzo che ci viene chiesto non può prescindere dal fattore umano. Per potenziare l'azione di contrasto all'evasione discale e sviluppare la tax compliance, abbiamo però la necessità di assumere personale almeno in misura pari alle uscite".