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La laurea dei politici italiani: ecco la classifica dei più sfigati

Dopo l'uscita del viceministro Martone, il settimanale Oggi stila la graduatoria: dal razzo Napolitano fino alla lumaca Scajola

Lucia Esposito
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Il più sfigato di tutti è Caludio Scajola che si è laureato a 53 anni. Giorgio Napolitano, Mario Monti, Romano Prodi erano dottori già a 22 anni. Dopo la dichiarazione choc del viceministro del Lavoro Michel Martone che ha definito sfigato chi si laurea dopo i 28 anni, il settimanale Oggi ha stilato la classifica degli sfigati. Nelle ultime posizioni ci sono Stefania Prestigiacomo, dottoressa a quarant'anni, Gianni Alemanno che ha conquistato il titolo a 46 anni, ha dovuto aspettare altri sei anni Mario Baccini che ha discusso la sua tesi a 52 anni. Chi si è laureato tardi, fa notare il settimanale, ha avuto ottime scuse: da Antonio Di Pietro studente lavoratore: di giorno era impiegato civile dell'Aeronautica e di sera alle prese coi testi di diritto. Ma nonostante tutto si è laureato a 28 anni, esattamente come Nichi Vendola che ha discusso la sua tesi di Lettere su Pasolini lavorando come dirigente dei giovani comunisti e dell'Arcigay. L'ex ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini si è salvata per il rotto della cuffia visto che si è laureataa 27 anni, meglio Mara Carfagna e Daniela Santanché entrambe sono arrivate al traguardo a 26 anni. Molte ombre sono cadute sulla laurea di Alessandra Mussolini accusata con altri 180 studenti romani di aver comprato due esami nel 1982, un anno fa è stata bocciata all'esame di abilitazionema alla fine ce l'ha fatta. La Prestigiacomo ha dovuto rinviare i suoi studi perché a 23 anni, quando le sue coetanee andavano all'Università, lei era presidente dei giovani industriali di Siracusa e quattro anni dopo divenne deputato. Claudio Scajola si è laureato a 53 anni, in Legge. Si era iscritto nel 1967 ma poi fu attratto dalla politica e, a 27 anni, dirigeva già un ospedale. Martone quando ha chiamato sfigato chi si laurea dopo i 28 anni, dimentica i suoi colleghi acquisiti (per carità, lui è un tecnico) che non sono neanche laureati. Da Francesco Rutelli a Massimo D'Alema...

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