Fisco, superbonus ai Comuni che denunciano gli evasori

Giulio Bucchi

Chiamatela collaborazione istituzionale: l'Agenzia delle Entrate e governo daranno ai Comuni che segnaleranno anomalie e sospetti casi di evasione fiscale un premio speciale, un superbonus per le somme fatte ricavare allo stato. Una sorta di federalismo fiscale: chi aiuta a recuperare il nero, se lo tiene al 100% fino al 2014 e al 50% gli anni successivi. Commercio e immobili - Quei casi "sospetti" dovranno però essere avvalorati da dati concreti: nomi, fatti, operazioni. I furbetti ora tremano davvero: non solo il redditometro, non solo l'occhio indiscreto di qualche vicino di casa o conoscente, ma pure i Comuni si metteranno sulle loro tracce. Le informazioni trasmesse dagli Enti locali a Agenzia delle entrate, Guardia di Finanza e Agenzia del territorio saranno, si legge nel testo dell'accordo, "suscettibili di utilizzo ai fini dell'accertamento dei tributi statali e dei contributi attraverso segnalazioni qualificate", cioè posizioni soggettive riguardo alle quali sono stati segnalati "atti, fatti e negozi che evidenziano, senza ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasivi e/o elusivi". Nel mirino finiranno gli acquisti di lusso e la "disponibilità di beni indicativi di capacità di reddito", con tanto di verifice delle residenze fittizie nei paradisi fiscali. Tra le vociche presumibilmente verranno messe sotto torchio spiccano commercio, professioni, urbanistica, patrimonio immobiliare. In altre parole, verranno individuati e controllati i fabbricati che non risultano al catasto, gli "immobili fantasma", gli affitti e le compravendite. E ancora, occhio all'edilizia e al commercio ambulante, due bacini di lavoro in nero.