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Corte Aja la dà vinta alle SS Vittime italiane, no risarcimenti

Sentenza choc, accolto il ricorso tedesco: nessun indennizzo per i morti dei nazisti. Terzi: "Rispetto decisione, ma tretteremo"

Andrea Turco
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Dai Paesi Bassi arriva una sentenza choc. La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha accolto il ricorso della Germania contro l'Italia per ottenere il blocco delle indennità alle vittime dei crimini nazisti. Secondo la sentenza l'Italia "ha mancato di riconoscere l'immunità riconosciuta dal diritto internazionale" a Berlino per i reati commessi dal Terzo Reich. Il contenzioso tra Italia e Germania era iniziato il 23 dicembre 2008, quando Berlino decise di ricorrere contro la sentenza della Cassazione del 21 ottobre 2008 che ha riconosciuto la Germania responsabile per essere stata "la mandante" dei militari nazisti che il 29 giugno del 1944 uccisero 203 abitanti  di Civitella, Cornia e San Pancrazio (Arezzo), sparando a donne, bambini, uomini e vecchi, compreso il parroco del paese. Decisione storica - La decisione della Cassazione venne considerata un "precedente storico" sancendo per la prima volta il diritto per le vittime delle stragi naziste ad essere risarcite nell'ambito di un procedimento penale. Nessun altro Paese al mondo aveva mai intentato cause di risarcimento nei confronti della Germania in ottemperanza alla clausola dell'immunità giurisdizionale. Oggi purtroppo è arrivata la doccia gelata dalla Corte dell'Aja che ha accolto il ricorso della Germania e ha ordinato all'Italia di prendere tutte le "misure necessarie" affinchè‚ le decisioni della giustizia italiana che contravvengono alla sua immunità siano prive d'effetto e che i suoi tribunali non pronunzino più sentenze su simili casi. Terzi replica - L'Italia esprime "rispetto" per la sentenza sugli indennizzi per le stragi naziste emessa dalla Corte dell'Aja e continuerà a "ricercare una soluzione d'intesa" con la Germania. A sottolinearlo è stato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi. "Rispettiamo la sentenza emessa oggi dalla Corte Internazionale di Giustizia. I suoi contenuti non coincidono con le posizioni sostenute dall'Italia ma riteniamo che la pronuncia fornisca un utile contributo di chiarimento soprattutto alla luce del riferimento che la Corte fa all'importanza di negoziati tra le due parti per individuare una soluzione"" ha affermato il titolare della Farnesina. "In questo senso l'Italia intende proseguire, come fatto sinora, ad affrontare insieme alla Germania tutti gli aspetti che derivano dalle dolorose vicende della Seconda Guerra Mondiale, in una prospettiva di dialogo e di tutela delle istanze di giustizia delle vittime e dei loro familiari", ha proseguito Terzi. Parla la Germania - Secondo  il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle, la sentenza della Corte dell'Aja sui risarcimenti per le stragi naziste ha fornito "un chiarimento importante non solo nell'interesse della Germania ma della comunità internazionale" . "Il governo ha sempre riconosciuto la sofferenza delle vittime del nazismo - spiega il ministro -  E, naturalmente, l'obiettivo non era certo mettere in questione la responsabilità tedesca per i crimini della Seconda guerra mondiale"    

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