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Massacrati 260 civili in Siria Regime nega la strage

A Homs, roccaforte della protesta antiregime, oltre 200 persone sono state uccise nella notte da gruppi di terroristi armati

Lucia Esposito
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Almeno 260 persone sono state  uccise nella notte a Homs, una delle roccaforti della protesta anti regime, in un massacro condotto dalle forze governative siriane. Lo   denunciano diverse fonti dell'opposizione, mentre i media di Stato   smentiscono la notizia.  "L'esercito siriano sta attaccando la città da varie parti, il   bombardamento iniziato nella notte è ancora in corso"- ha detto   all'agenzia stampa Dpa l'attivista dell'opposizione Ayman Idlibi - "il  bombardamento prende di mira le case del quartiere di Khalidiyeh e la   gente muore sotto le macerie". Secondo la denuncia degli attivisti dei  Local Coordination Committees (LCC), le forze governative hanno   assaltato l'ospedale al Amal di Khalidiyeh, dove vi sarebbero già 50   morti e 100 feriti.   L'agenzia stampa siriana Sana nega che un massacro sia in corso.  "Alcune reti via satellite hanno diffuso immagini di cadaveri con le   mani incatenate, affermando che si tratta di vittime di un   bombardamento dell'esercito - afferma l'agenzia- in realtà si tratta   di corpi di cittadini innocenti che sono stati rapiti, torturati e   uccisi da gruppi di terroristi armati".  

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