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Vogliono far fallire la Grecia Ecco chi guadagna dal crac

I fondi Usa hanno investito su Atene 35 miliardi: incasseranno maxi-assicurazioni. E Berlino continua a fare muro

Giulio Bucchi
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Gli Stati Uniti per interesse, l'Europa per insipienza o miopia: tutti vogliono far fallire la Grecia. Da un lato, a guadagnare sul default di Atene saranno i fondi speculativi americani detengono 35 miliardi di titoli ellenici, i cosiddetti junk-bond: una montagna di quattrini, tutta o quasi coperta da maxi-polizze assicurative, i cds (credit default swap) che copriranno abbondantemente le perdite. Non a caso, un po' tutte le major americane (Morgan Stanley, Bofa, Aig, Goldman Sachs) hanno continuato ad investire sulla Grecia nonostante la situazione fosse ormai evidentemente al tracollo: nelle ultime settimane, quando lo spettro del fallimento è diventato tragicamente concreto, quegli stessi investimenti sono cresciuti da 29 miliardi ai 35 attuali. Merkel sorda - Anche Francia e Germania hanno in ballo qualcosa come 65 miliardi di titoli greci, ma qui la questione è soprattutto politica. Il peccato originale è a monte, quando cioè Atene è stata ammessa nell'Unione europea pur non avendo credenziali né conti in regola. Detto questo, la cancelliera Merkel persevera nella sua strategia irremovibile: niente sconti, niente paracaduti targati Germania. La Grecia e i paesi in difficoltà devono cavarsela senza accollare ai paesi in salute i propri debiti. Sarkozy, e in generale i vertici Ue (più Banca centrale di Draghi e Fondo monetario internazionale) premono però per un intervento rapido di salvataggio: se Atene fa crac, non rimarrà un caso isolato e nei prossimi mesi potrebbe troccare a Portogallo, Spagna, Italia. Più che un dubbio, è una certezza. Ma finchè la Germania continua a dire no all'unica soluzione possibile, cioè federalizzare i debiti senza scaricare tutto sulla Bce e sul fondo salva-stati, sarà bancarotta certa. Ora della Grecia, tra qualche tempo dell'Europa.  

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