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Fornero s'arrende ai sindacati Lavoro, riforma "minima"

Scoglio articolo 18: prima un accordo sullo sfoltimento dei contratti atipici e sugli ammortizzatori sociali

Lucia Esposito
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Riforma del lavoro: lo scoglio resta sempre l'articolo diciotto. Per accelerare i tempio si studia l'ipotesi di una riforma in due tempi. Si farà prima un accordo minimo con le parti sociali, sulle questioni meno controverse su cui è più facile raggiungere un accordo come, per esempio, i tempi della giustizia sulle cause di lavoro, lo sfoltimento dei numeri dei contratti, l'estensione degli ammortizzatori sociali. Quanto all'articolo 18 spetterebbe al governo introdurre novità e al Parlamento valutarle. Oggi, mercoledì 8 febbraio, ci sarà un incontro tra le tre sigle sindacali per verificare le rispettive posizioni. Un secondo round è previsto per le 19 quando le tre sigle incontreranno Emma Marcegaglia prima dell'incontro con il governo. Le posizioni ormai sono chiare: secondo il leader della Cgil, Raffale Bonanni, sull'articolo 18 si può fare una robusta manutenzione. La sua proposta è di accelerare i tempi per le sentenze sui licenziamenti e indennizzare i licenziati per motivi economici. Per la Cgil l'articolo 18 non si tocca, mentre per Confindustria dovrebbe essere mantenuto solo per i licenziamenti discriminatori mentre per quelli economici va sostituito con un indennizzo.  

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