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BabyFornero Silvia ha due lavori all'Università Ma piange come mamma Elsa

La figlia del ministro si difende dalle accuse: "Parla il mio curriculum". Da prof associato a Torino e responsabile di una fondazione

Andrea Turco
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Prima era la "compagna Fornero". Una donna che era riuscita ad arrivare ai vertici senza usare le quota rosa. Ora dopo aver detto di voler riformare l'articolo 18, il tabù inviolabile tanto caro alla sinistra, è diventata il nemico da abbattere. E così la stampa di sinistra è partita all'arrembaggio. La prima rappresaglia ha preso di mira la figlia del ministro del Lavoro, Silvia Deaglio. La ragazza, 37 anni, è considerata colpevole di due cose. La prima: essere figlia della Fornero, ministro del premier Monti che ha dichiarato: "il posto fisso è monotono", e collega della Cancellieri che ha detto senza troppi giri di parole: "i figli degli italiani sono dei mammoni". Il secondo atto di accusa invece riguarda la sua carriera professionale. A soli 37 anni è professore associato nella facoltà di Medicina dell'Università di Torino, dove insegnano mamma Elsa e papà Mario Deaglio. Inoltre è ricercatrice di genetica nell'ambito della fondazione Hugef, creata e finanziata dal San Paolo, banca al cui vertice sedeva la madre. Posto fisso e lavoro vicino a mammà. Fuoco rosso - Tutti questi dettagli sulla vita privata del ministro Fornero si sapevano sin dall'inizio. Ma sono tornate alla ribalta solo quando la "compagna Elsa" ha osato toccare l'articolo 18. E allora giù attacchi personali e insulti. Dai blog del popolo viola alle discussioni su Fatto Quotidiano e Unità la polemica accende gli animi. "Quant'è monotona la figlia della Fornero: ha più di un posto fisso" si legge sul sito il post viola. "Siamo a un nuovo caso Martone, raccomandato dalla culla". All'Unità vedono possibili trame con il centrodestra. "Ha cominciato a lanciare messaggi che somigliano agli auspici di Sacconi". I complimenti e le lusinghe che avevano accompagnato il governo Monti alla sua nascita sono ormai solo un lontano ricordo. La reazione Intervistata da Corriere.it la figlia della Fornero spiega che per lei parla il suo curriculum che è pubblico. E al giornalista, chiede se vuole un appuntamento per parlare di genetica umana. "Non penso che ritrovarsi in questa situazione possa far piacere a qualcuno. Che non sono interessata a ribattere a persone che ti hanno condannata così, sulla base di un blog. Quindi ripeto: le mie pubblicazioni sono accessibili, il mio curriculum idem. Dopodiché io non devo giustificarmi di fronte al mondo. o non devo giustificarmi né con lei né con nessuno. Davvero una buona giornata".    

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