Troppo sesso per le 13enni: via a contraccettivi sotto pelle

Andrea Tempestini

Inserire dei dispositivi contraccettivi sottopelle a studentesse tredicenni senza che i genitori ne venissero informati per i motivi di riservatezza che intercorrono nel rapporto tra medico e paziente: questa la decisione choc che sta facendo molto discutere in Inghilterra, una scelta presa da nuove scuole di Southampton. Gli istituti, seguendo le indicazioni del governo di David Cameron che vuole ridurre ai minimi termini il rischio di gravidanze tra gli adolescenti, ha deciso di impiantare i chip sottopelle. La rabbia dei genitori - Prima di ricevere l'avvenieristico contraccetivo le adolescenti hanno dovuto soltanto compilare un questionario sulla loro situazione santiaria. Quindi alle ragazzine una sottile cannula è stata impiantata sotto pelle, nella parte superiore del braccio: l'aggeggio ha una vita di tre anni (dovrà poi essere sostituito) durante i quali rilascerà un costante flusso di ormoni che impediscono l'ovulazione. L'efficacia del dispositivo è del 99 per cento. Ma lo scandalo è sorto perché i genitori erano completamente all'oscuro dell'iniziativa e in pochissimi hanno gradito. Una madre ha definito l'iniziativa "moralmente e totalmente sbagliata: si è andati un tantino oltre il consentito".