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Preso il boss Rocco Aquino: ''ndrangheta si può vincere'

Catturato 'U colonnello', tra i latitanti più pericolosi d'Italia. La gioia del procuratore: "Una cattura importante"

Andrea Tempestini
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I carabinieri del Ros e  del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno catturato il boss   Rocco Aquino. Inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità stilato dal ministero dell'Interno, al momento della cattura Aquino si trovava all'interno di un bunker ricavato nel sottotetto della sua abitazione. Aquino, conosciuto come 'U colonnello', già indagato nell'ambito dell'operazione 'Il crimine', quale capo della 'ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata 'Locale di Marina di Gioiosa Jonica', era latitante dal 13 luglio 2010. Chi è Aquino - Il superlatitante Rocco Aquino è considerato dagli inquirenti uno dei capi della 'ndrangheta reggina. Nel luglio del 2010, Rocco Aquino, che è stato anche per molti anni presidente della squadra di calcio di Marina di Gioiosa Ionica, era sfuggito alla cattura in quanto destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione Il Crimine. E' stato trovato nascosto dentro un bunker nel sottotetto della sua casa a Marina di Gioiosa Ionica.   Per gli investigatori la famiglia Aquino, alleata con i Coluccio, è direttamente impegnata con i propri uomini a livello internazionale nella gestione del traffico di cocaina. Una delle più importanti operazioni che li ha colpiti è stata quella denominata 'Solarè che nel 2008 ha portato a circa 200 arresti tra l'Europa e il sud America, con il sequestro di 16 tonnellate di cocaina. Nel corso degli anni i Coluccio e gli Aquino hanno accumulato un'impressionante capitale reinvestito in attività apparentemente lecite. L'autorità giudiziaria considera Rocco Aquino come uno dei capi della 'ndrangheta con ruoli apicali e decisionali all'interno della stessa struttura malavitosa "La 'ndrangheta non è invincibile" - "E' stata una cattura importante quella di Rocco Aquino: sia perché si tratta del capo dell'omonima cosca, sia perché, nonostante le difficoltà, abbiamo dimostrato che la 'ndrangheta non è invincibile. Eliminando qualsiasi forma di mitizzazione del personaggio". Così il procuratore aggiunto della Direzione distrettuale di Reggio Calabria Nicola Gratteri che con il sostituto Maria Luisa Miranda ha coordinato le operazioni della cattura del boss.

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