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Alla festa gay del Pirellone Formigoni fa l'imbucato

Un San Valentino diverso. Il governatore interviene all'evento ma non abbocca alla provocazione: tutto fila liscio

Andrea Tempestini
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Alla fine il bacio gay c'è stato sotto il cielo del Pirellone. Ma anche sotto gli occhi del presidente della Regione Lombardia, che per San Valentino ha invitato tutti gli innamorati della città a «dirsi di sì e a ridirsi di sì» al 39esimo piano del palazzo della Regione Lombardia. Così è stato. E quelli che alla vigilia si annunciavano come baci amari, per l'opportunità o meno di lasciar “limonare” anche persone dello stesso sesso, si sono trasformati in baci dolci. Anzi, a sugellare una polemica che Formigoni ha continuato a bollare come «inesistente», è stata la fotografia che ha immortalato lo stesso governatore in compagnia di Ivan Scalfarotto (il militante del Pd che ha invitato gli omosessuali al bacio collettivo) con il suo fidanzato Federico. Un presidente per nulla imbarazzato in posa davanti allo stand posizionato in fondo all'enorme sala aperta per l'occasione, con i vetri al posto delle pareti e con un panorama mozzafiato. Foto che i due fidanzati di certo conserveranno una volta ricevuta via mail dalla Regione, che ha raccolto i dati dei cittadini consapevoli di cogliere l'occasione giusta per farsi scattare una foto accanto al “presidente di tutti i lombardi”. Perché è così che ieri si è dimostrato il numero uno del Pirellone, mantenendo la promessa fatta domenica: «Non chiuderemo le porte a nessuno». Per nulla imbarazzato dalla presenza di coppie omosessuali, disponibile con tutti al punto da trascinare in pista una dipendente della Regione e dare prova delle sue doti da ballerino nella sala illuminata da luci soft. «Questa è un'istituzione ed è di tutti i cittadini», ha ripetuto più volte il presidente. Dunque, l'invito a baciarsi sotto il cielo del Pirellone, «dal punto più alto d'Italia», come ha sottolineato il governatore, è stato un successo. I dipendenti della Regione, per esempio, non volendo mancare all'appuntamento hanno chiesto di poter accedere un po' prima al 39esimo piano. Formigoni li ha accontentati e, un'ora prima dell'arrivo dei milanesi, hanno iniziato ad animare la sala. Sotto, in attesa di poter finalmente entrare nel palazzo di vetro, una fila interminabile di cittadini. Anziani mano nella mano, giovani con le labbra appiccicate, famiglie con prole al seguito. Tutti ansiosi di baciarsi così in alto e osservare Milano da un altro punto di vista. Insomma, grazie alla festa di San Valentino, vescovo e martire cristiano, al ruolo di “presidente di tutti” di Formigoni e alla bontà delle coppie omosessuali di non cercare scontri o provocazioni, la serata di ieri è stata una bella occasione per avvicinare la politica ai cittadini e viceversa. di Tiziana Lapelosa

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