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Gattuso, dramma senza fine: "Voglio tornare a giocare"

La disperazione del centrocampista del Milan in una lettera al Corsera: "Manca anche l'erba malandata di San Siro"

Andrea Turco
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Gattuso è un guerriero. E soffre quando vede la propria squadra entrare in campo a battagliare con gli avversari. Il centrocampista del Milan è lontano dai campi dalla seconda giornata di campionato, Milan-Lazio, quando cominciò a vedere doppio e fu costretto uscire dal campo. La diagnosi ha rivelato poi che Gattuso soffre di miastenia oculare, un disordine neuromuscolare caratterizzato da debolezza e affaticamento. Il rientro è incerto e il centrocampista rossonero è costretto a seguire i compagni dalla tribuna. In una lettera al Corriere della Sera il centrocampista esprime tutto il suo tormento e la sua voglia di tornare in campo. "Stasera ritorna la Champions League e anche stavolta, come in tutta questa maledetta stagione, dovrò limitarmi a fare il tifo per i miei compagni" scrive sconsolato Gattuso. "E' una situazione a cui non riesco ancora ad abituarmi. Il mio posto è in campo e ho talmente voglia di pallone che sento perfino nostalgia dell'erba malandata di San Siro". Ringhio, però non si perde d'animo, incassa con onore l'esclusione dalla lista Champions e diventa il primo tifoso della sua squadra. "Io so che stasera contro l'Arsenal il Milan ce la farà. Anch'io, state sicuri, farò un tifo infernale con tutto San Siro. Forza Milan!".  

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