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Il Senato vota sì alla fiducia passa il "milleproroghe"

Il maxiemendamento ottiene 255 voti favorevoli e 34 contrari. La Lega: "Ennesimo ricorso alla fiducia testimonia debolezza esecutivo"

Matteo Legnani
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L'aula di palazzo Madama ha votato la fiducia al governo sul maxiemendamento sostitutivo al decreto Milleproroghe. I sì sono stati 255, 34 i voti contrari, nessun astenuto, su un totale di 289 senatori votanti. Il governo aveva posto la questione di fiducia "sull'approvazione senza emendamenti ed articoli   aggiuntivi dell'emendamento del governo interamente sostitutivo   dell'articolo unico del disegno di legge di conversione. L'emendamento  recepisce le proposte emendative che sono state ritenute ammissibili   dalla presidenza e approvate dalle commissioni riunite prima e quinta   del Senato" aveva spiegato il ministro per i Rapporti col Parlamento, Pietro Giarda. Il presidente del Senato, Renato Schifani, aveva trasmesso l'emendamento alla commissione Bilancio per la verifica della   copertura e convocato la Conferenza dei capigruppo per  l'organizzazione dei lavori. Esclusa la deroga al patto di stabilità contemplata nella proroga per le assunzioni di personale educativo e della scuola da parte degli enti locali e di chi svolge lavori socialmente utili e doveva essere stabilizzato: tale deroga non sarà possibile per mancanza di copertura. Per il presidente dei senatori leghisti Fabrizio Bricolo, "l'ennesimo ricorso alla fiducia è la dimostrazione della debolezza del Governo che evidentemente non si fida della sua maggioranza. Ed è anche un'ulteriore forzatura compiuta da un Governo tecnico, dunque non legittimato dal voto popolare, che in questo modo impedisce di fatto lo svolgimento di un regolare dibattito parlamentare"  

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