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Mandare Mario ad Atene: l'idea per salvare la Grecia

A Strasburgo l'ex premier belga punge Monti: finito il lavoro in Italia, vada a risolvere i problemi di quel paese

Matteo Legnani
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  E' stato il Monti-show, quello di ieri al Parlamento europeo riunito a Strasburgo in seduta plenaria. Una performance che sarà ricordata per la sicurezza con cui il premier ha illustrato i progressi fatti dall'Italia, riconoscendo anche il ruolo del suo predecessore Silvio Berlusconi nell'avviare le misure anti debito pubblico. Il professore ha bacchettato Francia e Germania nazioni "egoiste", ha parlato in inglese come ormai fa a ogni uscita internazionale, ha preso le distanze dalla Grecia, affermando che le due strutture economiche, quella italiana e quella di Atene, non sono assolutamente paragonabili. E a più riprese ha incassato applausi anche scroscianti. Ma il riconoscimento maggiore lo ha incassato, forse, dall'ex primo ministro belga Guy Verhofstadt, il quale scherzosamente gli ha chiesto se dopo aver finito in Italia non potrebbe andare in Grecia a risolvere anche quei problemi. Chissà, potrebbe essere un modo per toglierselo di torno.  

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