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La tentazione folle del Pdl: Niente amministrative

Sondaggi in calo e, per evitare il flop, prende strada l'ipotesi liste civiche. A Palermo Casini inizia l'Opa: azzurri costretti a rincorrere Micciché

Lucia Esposito
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Il vertice che si terrà lunedì sera a Villa Germetto servirà al Pdl per raggiungere la quadra almeno su due temi spinosi. Il primo riguarda la possibile presentazione di liste civiche accanto al candidato Pdl e un possibile restyling dello stesso marchio del partito, il secondo invece, più politico, riguarda le alleanze alle amministrative e le presunte irregolarità dei tesseramenti. Al summit parteciperanno tutti i plenipotenziari del partito, tra cui il segretario Alfano, i coordinatori Bondi, Verdini, La Russa, i capigruppo Cicchitto e Gasparri più i loro vice, Corsaro e Quagliarello. Insieme a loro anche governatori e sindaci, a cui Berlusconi chiederà suggerimenti su come agire in vista delle prossime amministrative. Il Pdl, stando agli ultimi sondaggi, è crollato al 20 per cento. Questo ha fatto suonare il campanello d'allarme all'interno del partito. Alcuni esponenti hanno paura di una possibile Opa di Casini sul Pdl. Sono in molti a pensare che il leader dell'Udc non veda l'ora di dare il colpo finale ad un partito ormai in subbuglio. Casini, sfruttando le divisioni interne al partito del Cav, sarebbe pronto ad accogliere eventuali scontenti e creare il partito della Nazione tanto agognato. Lui però bolla l'idea come "ridicola". Operazione restyling - Durante il vertice, Berlusconi spiegherà ai presenti che simbolo e nome di Pdl non vanno più bene. A detta del Cav sono poco attrattivi e lontani anni luce dal potere magnetico del vecchio involucro Forza Italia. Per questo l'ex premier spinge per un ritorno alle origini. "Nome e simbolo di Forza Italia sono rimasti nel cuore della gente" spiegherà ai suoi. Difficile però che si arrivi ad un'intesa. Gli ex An non vedono di buon occhio una soluzione del genere. Va bene essersi sciolti nel Pdl, ma per loro, essere riassorbiti in Forza Italia, è inaccettabile. Liste civiche - La decisione di correre alle amministrative utilizzando le liste civiche anzichè il simbolo del Pdl è una mossa volta ad aggirare la moria di consensi in questi ultimi mesi. Secondo alcuni esponenti di spicco del Pdl, simbolo e nome del partito sono mal visti dagli elettori del centrodestra. Stando agli analisti, le liste civiche potrebbero favorire convergenze con il Terzo Polo e in caso di sconfitta alle amministrative il partito non ne risentirebbe più di tanto. Tesseramenti - La polemica sulle irregolarità nei tesseramenti terrà sicuramente banco durante il vetice del Pdl. Anche se La Russa bolla la questione come "fumo alzato da chi non si rassegna ad un Pdl fatto di partecipazione democratica", il clima resta teso. Infatti, le tessere non sono state usate per votare nei congressi, ma certamente sono state utilizzate per pesare di più nelle fasi congressuali. Berlusconi, in questo senso, dovrà fare mente locale e cercare di sistemare tutti i problemi che in questo momento stanno attraversando il suo partito. E cercare, se possibile, di mettervi rimedio.

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