Cerca
Logo
Cerca
+

Il governo ci vieta i contanti. Ma li lascia agli stranieri

La deroga al limite dei mille euro per i turisti rischia di salvare anche gli extracomunitari. Dubbi sulla copertura

Giulio Bucchi
  • a
  • a
  • a

La rivolta, silenziosa, dei commercianti ha funzionato. Anche se la partita non è ancora finita. Sta di fatto che sul tetto all'uso dei contanti, fissato a mille euro col decreto salva-Italia varato a Natale dal Governo di Mario Monti, potrebbe arrivare una deroga speciale: per gli stranieri - e per i turisti in particolare  - il limite verrebbe azzerato per favorire gli acquisti e salvaguardare il made in Italy. I professori della Bocconi  di stanza a palazzo Chigi meditano il passo indietro su una norma presa di mira dai commercianti nelle prime settimane di applicazione. La logica alla base della richiesta recapitata al premier Monti non fa una piega: chi arriva dentro i nostri confini in vacanza, a esempio, potrebbe avere qualche problema a utilizzare solo le carte di credito, che hanno precisi paletti e limiti di utilizzo (basta pensare ai plafond mensili). Il che vale soprattutto per chi fa acquisti a tre zeri, magari un gioiello o un abito di alta moda. L'idea, insomma, è assicurare la continuità della spesa di chi arriva a trascorrere le vacanze nel nostro Paese. Che poi il turismo è un pezzo rilevante del pil e dell'economia nazionale. I consumi dei turisti stranieri in Italia valgono oltre 27 miliardi di euro l'anno:  Monti, dunque, si è trovato davanti una mina da disinnescare a stretto giro. Del resto, secondo indiscrezioni e primissimi calcoli degli addetti ai lavori, il calo degli acquisti degli stranieri si sarebbe già avvertito nei santuari dello shopping. Primi, pericolosi segnali di diminuzione  che sarebbero stati determinati proprio dalle nuove norme messe in campo dal Governo tecnico alla fine del 2011 come misura di contrasto all'evasione fiscale. L'obiettivo? Tracciare tutti i pagamenti per scovare i furbetti delle tasse, quelli che spendono una valanga di quattrini e dichirano redditi ridicoli. La fretta con cui sono state scritte quelle misure, però,  ha giocato un brutto scherzo al Governo. L'auspicata correzione potrebbe essere inserita nel provvedimento sulla semplificazione delle regole tributarie domani all'esame del consiglio dei ministri. E qui si apre un giallo: perché la deroga al limite  dei contanti per gli stranieri è apparsa nella bozza circolata lunedì  a palazzo Chigi, ma  è poi sparita nell'ultima versione confezionata dai tecnici dell'Esecutivo.  Secondo indiscrezioni, sarebbe in corso una profonda riflessione tra gli esperti di palazzo Chigi e del ministero dell'Economia. La faccenda ruota attorno alla copertura finanziaria. Nel decreto salva-Italia, alla norma anti cash era stato agganciato un aumento del gettito fiscale. Vale a dire una nuova posta attiva nei conti dello Stato: più denaro in cassa, insomma. Ne consegue che qualsiasi correzione di quella misura, ancorché parziale, impone al Governo l'obbligo di reperire da qualche altra parte i fondi. Ciò per evitare di provocare il classico buco nel bilancio. Perplessità in questo senso, stando a voci che circolano nei corridoi di via Venti Settembre, sarebbero state sollevate ieri dai tecnici della Ragioneria, cui spetta mettere il bollino blu su tutte le proposte di legge che comportano nuovi oneri finanziari. Altri dubbi riguardano i rischi relativi agli extracomunitari e al riciclaggio di denaro sporco.  Di qui  la «pausa di riflessione». Il professor Monti probabilmente vuole evitare di farsi tirare le orecchie: niente figuracce. Ma sugli acquisti degli stranieri incombe un'ombra pesante.  di Francesco De Dominicis twitter@DeDominicisF

Dai blog