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Liberalizzazioni, cosa cambia notai, tirocini, preventivi

Il governo deposita in Senato gli emendamenti al decreto: tirocinio pagato dopo 6 mesi, novità su tribunali d'impresa e Srl

Giulio Bucchi
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Continua a prendere forma il decreto sulle liberalizzazioni che verrà votato in aula la prossima settimana: il ministro dello Svilippo Corrado Passera (nella foto) e il governo fanno marcia indietro sull'obbligo dei liberi professionisti di fornire ai clienti un preventivo scritto in caso di richiesta. Nel testo depositato dall'esecutivo in Commissione industria al Senato, l'esecutivo ha modificato il passaggio in cui "la misura del compenso deve essere previamente resa nota al cliente in forma scritta se da questi richiesta" con un più morbido "preventivo di massima". Altra novità, il mancato obbligo per chi apre una impresa Srl di ricorrere al notaio. La società a responsabilità limitata può così "essere costituita con un contratto o atto unilaterale da persone fisiche che non abbiano compiuto 35 anni di età alla data della costituzione. L'atto costitutivo deve essere redatto con atto pubblico in conformità al modello standard che sarà messo a punto dal Mef e dal ministero della Giustizia". Buone notizie per i tirocinanti, che dopo i primi sei mesi gratis avranno diritto a un "rimborso spese forfettariamente concordato". Il decreto liberalizzazioni istituisce poi 8 nuovi tribunali di impresa, da aggiungere alle 12 sezioni specializzate già esistenti. La Lombardia ne avrà due: a Milano e a Brescia. Per Valle D'Aosta e Trentino Alto Adige saranno territorialmente competenti rispettivamente Torino e Venezia.  

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