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Dal terremoto ai rifiuti l'emergenza diventa business

Dopo il sisma dell'Aquila è scattata la corsa ad accaparrarsi fondi e poi ci sono i furbetti che ricevono i fondi due volte

Lucia Esposito
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Dietro ogni emergenza nazionale c'è uno spreco. Partendo dai rifiuti napoletani, fino ai ritardi nella realizzazione dei moduli abitativi per il terremoto dell'Aquila. Ogni disgrazia legata ad eventi naturali o all'errore umano in Italia diventa fonte di lucro e di sperperi, In Abruzzo, la ricostruzione dopo il sisma del 2009 ha richiamato l'attenzione della magistratura contabile per una serie di fondi persi. Viene segnalato il pregiudizio erariale per i ritardi accumulati nella realizzazione dei moduli abitativi provissori. I controlli della Finanza hanno fatto recuperare al Comuni dell'Aquila 230mila euro di finanziamenti concessi per il "mantenimento del reddito" delle imprese colpite dal sisma: erano stati assegnati in modo irregolare. E poi c'è il caso delle 500 coppie di abitanti dell'Aquila che hanno riscosso nel tempo il doppio contributo fingendosi separati.   

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