Nobel per la pace comico candidata pure talpa Wikileaks

Matteo Legnani

Mancano ancora otto mesi alla proclamazione a Oslo del vincitore del premio Nobel per la Pace 2012. Ma già la lista dei candidati scatena polemiche. Prima di tutto per il numero di persone fisiche e associazioni che vi sono incluse: 231, che pur inferiori al record ognitempo del 2011 (241), sono comunque una marea. E poi per alcuni dei nomi che quella lista contiene. La candidatura più clamorosa è quella del soldato dell'esercito statunitense Bradley Manning, sospettato di essere la "talpa" che mentre si trovava in servizio in Iraq passò documenti top secret al Wikileaks di Julian Assange, suscitando un vespaio nel mondo diplomatico. Poi ci sono vecchi arnesi della politica come l'ex presidente americano Bill Clinton (quello che mandò gli aerei a bombardare la Serbia) e l'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl. C'è la rete televisiva Al Jazeera dell'emiro del Qatar Al Thani, che se ebbe un ruolo importante nel dare visibilità ai ribelli anti-Gheddafi nel mondo arabo, allo stesso tempo fu assai meno trasparente sulle rivolte nel vicino Bahrein e negli altri paesi del Golfo Persico. Insomma, per assegnare il milione e passa euro che vanno col premio c'è solo l'imbarazzo della scelta. O una scelta imbarazzante. Ma dopo che quel Nobel l'hanno dato ad Arafat, possono darlo davvero a tutti.