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La Casta promette nuovi tagli Via 20% degli onorevoli

Intesa tra Pdl, Pd e Terzo Polo: il capo del governo potrà sfiduciare i ministri. Più poteri al premier, si abbassa l'età per essere eletti

Lucia Esposito
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Stretta finale sulle riforme. Alla   bozza elaborata dai tecnici dei partiti della maggioranza, che per   settimane si sono confrontati sulle modifiche, mancano pochi elementi   per chiudere il cerchio. "Diciamo che il 95% del lavoro è stato fatto  -ha affermato uno dei parlamentari che ha partecipato alla stesura del  documento- mancano pochi particolari. Poi una volta conclusa questa   fase, il testo potrà essere depositato in Parlamento. Presumibilmente  l'iter partirà dal Senato". I numeri - Rispetto alle prima versione non ci sono cambiamenti di rilievo.  Verrà ridotto il numero dei deputati che saranno 500 (più otto   eletti nelle circoscrizioni estere) e dei senatori (250, più i   quattro eletti all'estero). Si abbassa l'età per l'elettorato   passivo: saranno sufficienti 21 anni (ora sono 25) per candidarsi alla  Camera; ce ne vorranno 35 e non 40 come è attualmente, per candidarsi  a un seggio senatoriale. La bozza messa a punto dal dal vicepresidente  del Pdl al Senato Gaetano Quagliariello, da Luciano Violante,   responsabile Riforme del Pd e dai deputati del Terzo Polo Italo   Bocchino (Fli), Ferdinando Adornato (Udc) e Pino Pisicchio (Api),   prevede una drastica correzione del bicameralismo perfetto. Le leggi  - Il processo legislativo verrà accelerato, poichè i testi di   legge subiranno una sola lettura dalla Camera. L'altro ramo del   Parlamento conserverà la prerogativa di poter 'richiamarè il testo   dietro un'espressa richiesta del suo presidente ma sarà obbligato a   licenziarlo entro 15 giorni. "In questo modo -aggiunge il   parlamentare- l'iter legislativo è fortemente compresso e i tempi   attuali verranno notevolmente ridotti". I compiti Uno dei nodi da sciogliere, forse il più   rilevante, restano le funzioni e le prerogative del Senato che, nelle   prime ipotesi sulle quali si era lavorato, avrebbe dovuto assumere il   ruolo di Camera delle autonomie. "Non abbiamo ancora deciso -conferma   il parlamentare interpellato- è uno dei punti ancora aperti e sul   quale non c'è ancora un'indentità di vedute". Il doppio passaggio   Camera-Senato rimerrà immutato per l'approvazione dei trattati   internazionali e leggi di rilievo primario come la finanziaria, la   legge comunitaria e le leggi che modificano l'assetto costituzionale.  

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