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Berlusconi non va da Vespa Giallo su Porta a porta

Il Cav annulla all'ultimo a registrazione di Raiuno. Tensioni nel Pdl: esponenti azzurri in tv volevano Alfano

Andrea Tempestini
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Marcia indietro di Silvio Berlusconi, che non va a Porta a Porta. Il salotto televisivo di Bruno Vespa, luogo dove l'ex premier si è sempre mosso con una certa disinvoltura, si è trasformato in terreno di scontro interno al Pdl: il Cavaliere ha infatto annullato la registrazione della puntata - che sarebbe dovuta andare in onda stasera, mercoledì 7 febbraio - perché secondo alcuni esponenti del Pdl la presenza in televisione di Berlusconi avrebbe delegittimato il segretario, Angelino Alfano. Le frasi su Alfano - Il forfait del Cavaliere è arrivato al termine di una convulsa notte di trattative telefoniche e a una manciata di minuti dall'inizio della registrazione. Secondo quanto si è appreso, alcuni dirigenti azzurri avrebbero insistito con il Cavaliere ricordandogli che la prossima settimana, da Vespa, si sarebbe recato il segretario del Pd, Pierluigi Bersani: sarebbe stato dunque più opportuno che in televisione fosse andato, anche per il Pdl, il segretario. L'episodio è indice di una tensione serpeggiante nel partito, dove molti hanno lavorato per impedire un'uscita televisiva del presidente azzurro, Silvio Berlusconi, al quale negli ultimi giorni erano stati attribuiti pareri poco entusiastici su Alfano (non avrebbe il 'quid' per fare il candidato premier; frasi poi smentite dal Cavaliere). Vespa: "Cav vittima della par condicio" - Bruno Vespa, parlando del forfait all'ultimo secondo, ha spiegato: "Silvio Berlusconi è rimasto vittima della par condicio. L'ex presidente del Consiglio mi ha tuttavia spiegato che dopo le polemiche dei giorni scorsi sul ruolo di Alfano una sua presenza, in trasmissione e negli spot che l'avrebbero annunciata, in parallelo con il segretario del Pd avrebbe creato sgradevoli equivoci sulla leadership operativa del Pdl, che è di Alfano, al quale Berlusconi intende confermare ancora una volta tutta la sua fiducia. Ho obiettato che seguendo questo criterio Berlusconi non potrà più comparire in televisione e fatto fermamente presenti le difficoltà in cui ci metteva questa decisione dell'ultim'ora, ma l'ex presidente del Consiglio, nello scusarsi per il disagio prodotto a Raiuno e agli ospiti che erano stati invitati, ha ribadito che da tutto il partito gli veniva rivolto l'invito a non alimentare indirettamente polemiche. Abbiamo - ha proseguito Vespa - pertanto deciso di non sostituire la prima serata di stasera con una puntata con altri ospiti o altro tema, di andare in onda con un ptrogramma già registrato in seconda serata e di confermare naturalmente l'invito per la prima serata del 21 marzo a Pierluigi Bersani".  

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