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Tessera tifoso va in pensione Al suo posto una fidelity card

La normativa voluta dall'ex ministro dell'Interno Maroni aveva scatenato l'ira degli ultras. Ora via le norme più rigide

Andrea Turco
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La tanto bistrattata tessera del tifoso va già in pensione. Al suo posto arriva una fidelity card, legata alla responsabilità del club e dei tifosi. Ad annunciarlo è stato il Direttore Generale della Figc Antonello Valentini. La tessera del tifoso era stata creata su iniziativa dell'ex ministro dell'Interno, Roberto Maroni, dopo una direttiva del 14 agosto del 2009. La tessera era stata istituita per garantire più sicurezza negli stadi e al fine di identificare i tifosi di una squadra calcistica da parte della Questura. Secondo gli intenti dei promotori, la tessera avrebbe avuto numerosi benefici tra cui la creazione della categoria degli spettatori ufficiali per ogni squadra e soprattutto l'esclusione dei soggetti sottosposti a Daspo o a condanne per altri reati da stadio. Il 21 giugno 2011 era stato firmato un protocollo di intesa tra l'ex ministro Maroni e i presidenti di Coni, Figc, Serie A, B e Lega Pro, che introduceva una serie di novità. Le trasferte e gli abbonamenti, ad esempio, venivano riservati unicamente ai possessori della tessera del tifoso. Queste normative non erano piaciute al mondo degli ultras che più volte avevano protestato contro la tessera ritenuta "un provvedimento da Ventennio". Parla Maroni -  "Hanno vinto le tifoserie ultras e violente, quelle società come la Roma, di cui il ministro Cancellieri è tifosissima, ma è solo una considerazione, che non avevano mai accettato le regole della tessera del tifoso". Così l'ex ministro degli Interni Roberto Maroni, ad Acqui Terme, commenta la decisione del governo di introdurre la fidelity card in sostituzione della tessera del tifoso. Per Maroni "hanno perso i tifosi veri, con la 't' maiuscola, quelli che vanno allo stadio per vedere la partita e divertirsi, e non per menar le mani"

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