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Monti fa il ganzo con Angela: "Crisi, fase acuta superata"

Il premier riceve la Cancelliera: "Ma non ci si può rilassare". Merkel: "Ammiro l'Italia per il coraggio. Ora serve ancora più Europa"

Nicoletta Orlandi Posti
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"Con la Cancelliera Merkel abbiamo fatto un giro d'orizzonte, ci siamo soffermati sul fatto che in questa fase della vita europea in cui la crisi finanziaria più acuta sembra superata, non ci si può per nulla rilassare, né dal punto di vista delle politiche interne, né dal punto di vista delle politiche europee. Occorre che l'Unione europea entri in una fase nella quale presti attenzione all'occupazione, soprattutto quella giovanile". Così il premier Mario Monti nel corso della conferenza stampa congiunta con Angela Merkel che ha seguito l'incontro bilaterale tra i due leader a Palazzo Chigi. Per Monti è stato "un grande piacere" ricevere la Cancelliera; il presidente del Consiglio ha ricordato che "ci conosciamo da molti anni addietro, da quando era ministro dell'Ambiente e io lavoravo alla Commissione Ue sui temi della fiscalità, poi quando lei era all'opposizione e io mi occupavo di Concorrenza, e ora ho il grande piacere di cooperare con lei". Il fiscal compact - Nel corso del vertice si è discusso di crescita, della governance europea e del fondo salva-Stati. Uno dei temi all'ordine del giorno resta quello del fiscal compact, il meccanismo di stabilità europeo: "Abbiamo espresso il comune interesse affinché nei nostri rispettivi parlamenti venga ratificato il fiscal compact, meccanismo di stabilità europeo. Abbiamo immaginato modalità per lavorare congiuntamente". Monti ha poi sottolineato il legame a doppio filo che lo unisce alla Germania: "Abbiamo deciso di cooperare strettamente su alcuni strumenti per la politica della crescita, in particolare servizi, mobilità del lavoro, innovazione. Vogliamo tenere ferma la stabilità di bilancio, accentuare l'orientamento alla crescita e farlo in modo ingrato". La Merkel: "Serve più Europa" - La Merkel ha esordito in conferenza stampa ringraziando "per l'ospitalità". "I nostri Paesi - ha proseguito - hanno una grande amicizia e nelle ultime settimane abbiamo seguito con molta attenzione le riforme coraggiose che l'Italia ha attuato". La Cancelliera ha parlato di crescita e lavoro: "Porteremo avanti questi dibattiti. Vorrei chiarire che l'Italia e la Germania collaborano in maniera forte, a giugno parleremo ancora insieme della crescita economica, della disoccupazione giovanile. Abbiamo delle convinzioni specifiche a riguardo che non devono rimanere isolate, bisogna dare delle possibilità alle persone che non hanno un lavoro. E poi abbiamo parlato delle questioni di politica estera, in particolar modo del caso Siria e del programma nucleare, credo che Italia e Germania abbiano intenti simili. Sarò felice di poratare avanti questi dibattiti". La Merkel ha poi ribadito uno dei concetti che la sta più a cuore: "Abbiamo bisogno di più Europa. Dobbiamo nel giro di qualche anno rispondere alla domanda che ci fa il mondo: come si è profilata questa crisi e come vogliamo venirne fuori? C'è bisogno di fare i compiti, le istituzioni europee devono essere rese più forti e in futuro dobbiamo cooperare di più su temi che riguardano l'innovazione". "Compiti non ancora finiti" - Poi si è tornati a discutere di Italia, dove ci sono ancora dei problemi da risolvere. Secondo la Merkel "ogni Paese nell'Unione europea dovrà impegnarsi, ci sono grandissime sfide davanti a noi. Ci sono squilibri da superare che sono degli indici del fatto che non siamo ancora nel perfetto equilibrio in cui dovremmo essere. Abbiamo chiarito il nostro rapporto con la Grecia, la stabilità di un APese vale per la stabilità di tutti i Paesi. Ma ora bisogna riconquistare la fiducia dei mercati". Quindi la risposta di Monti: "Ha ragione la Cancelliera sulla sfida continua. L'Italia non ha superato nemmeno l'emergenza, siamo ancora molto impegnati nel mettere al sicuro il nostro Paese dal punto di vista finanziario. Certamente abbiamo arrestato la tendenza in direzione sud-orientale che stava trasportando la penisola italica verso la penisola illenica. Ma i compiti non sono ancora finiti".        

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