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Emiliano, sindaco Pd di Bari Inguaiato da ostriche e vino

Dall'ex consigliere Pd arrestato regali per il primo cittadino. Il primo cittadino: non sapevo da chi arrivasse quel pacco

Lucia Esposito
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"Champagne, vino e formaggi, quattro spigoloni, venti scampi, ostriche imperiali, cinquanta noci bianche, cinquanta cozze pelose, due chili di allievi locali di Molfetta e otto astici». Un pacco regalo da sogno per il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ricevuto da Gerardo De Gennaro, ex consigliere regionale Pd, arrestato martedì 13 marzo, e dai suoi fratelli imprenditori. Ma il sindaco, secondo quanto risulta dagli atti dell'indagine, avrebbe ricevuto anche altro: un subappalto milionario per l'azienda di suo cugino. Agli attio dell'inchiesta ci saono anche decine di intercettazioni telefoniche tra Emiliano e gli imprenditori finiti al centro di uno scandalo legato a presunti abusi su appalti. Si elencano i favori che i fratelli avrebbero ricevuto dal sindaco. L'inchiesta dei pm Renato Nitti e Francesca Pirrelli svela le ramificazioni politiche del sistema che era stato creato dagli imprenditori: rapporti con asessori e consiglieri comunali, attraverso i quali incidevano sulle nomine e sugli assetti interni della Margherita. Il sindaco si è difeso sostenendo di non sapere chi fosse il mittente di quel pacco.   Rapporti col Pd Ma i due imprenditori avevano ottimi rapporti anche con esponenti del Pd nazionale: Vito Degennaro, uno dei due fratelli imprenditori, chiede a un amico comune "di ricordare a Boccia (consigliere economico del ministro Letta) di seguire l'approvazione del decreto" (in particolare Degannaro sarebbe stato interessato a inserire nel decreto un emendamento per finanziamenti pubblici voluti dal gruppo). L'imprenditore vantava conoscenze con esponenti nazionali del Pd come Mario Lettieri, ex sottosegretario del governo Prodi.

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