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Il Pd ora scarica Emiliano: "Maschera delle lobby"

Il partito invoca legge anticorruzione in Puglia, ma non chiede le dimissioni del sidnaco di bari: è la solita sinistra

Matteo Legnani
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Parole grosse, nel Pd pugliese. Il segretario regionale del partito Sergio Blasi dice che il sindaco di Bari "Emiliano era diventato la maschera di gruppi d'interesse". Lo dice in riferimento alla commistione affari-politica sulla quale sta indagando la procura di Bari, che ha messo in carecere i due imprenditori  Gerardo e Daniele Degennaro oltre a cinque fra tecnici comunali e eregionali per appalti nei quali i due fratelli sarebbero stati palesemente e irregolarmente favoriti. Un'accusa gravissima, quella di Blasi. Dice, il segretario del Pd, che Emiliano anzichè fare gli interessi dei cittadino che lo hanno eletto, faceva quelli degli imprenditori suoi amici (tra l'altro nominando la figlia dei Degennaro assessore della sua giunta). Ma è il olito metodo Pd, quello del partito che scarica il singolo e gli appioppa tutte le colpe. Emiliano resta lì dov'è, le dimissioni ha già detto di non volerle dare "per un po' di pesce". E Blasi, dopo aver invocato una legge regionale anti-corruzione, aggiunge: "Non lasciamo sfiorire la primavera pugliese. Diamole un'altra possibilità". 

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