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I razzisti sono del Nord-Est? No, 'vince' il Centro-Italia

La Lega non c'entra. Lo studio: maggiori episodi discriminatori a Roma. Dal Lazio un quinto delle segnalazioni

Giulio Bucchi
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I razzisti? Sono più al Centro Italia che al Nord. E il "mitico" Nord Est fa registrare molti meno episodi discriminatori contro gli immigrati di quanti se ne verifichino nel "civile" Nord Ovest. Ciò dimostra che la Lega, almeno in questo, c'entra poco o niente. Domani si celebra anche in Italia la Giornata Internazionale contro il razzismo. La data del 21 marzo è stata scelta dall'Onu, nel lontano 1967, perché in quel giorno, nel 1960, la polizia di Sharpeville, in Sudafrica, sparò e uccise 69 cittadini neri che protestavano contro il regime dell'apartheid, la segregazione razziale. Le celebrazioni in Italia sono state organizzate in molte città italiane, come tutti gli anni, dall'Ufficio nazionale contro le discriminazioni razziali. E' dalla relazione al Parlamento di Unar, che fa capo al Ministero per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione, che emergono i dati citati sopra.  Studi che hanno valenza scientifica, realizzati analizzando i dati del Contact center, cioè il servizio al quale gli immigrati possono denunciare episodi discriminatori, e che smentiscono una serie di pregiudizi sul Nord e sulla presunta arretratezza della provincia italiana. La relazione, infatti, parla del 32,3% di segnalazioni pervenute dal Centro Italia. A fare da padrona la città di Roma, proprio quella "ladrona" contro cui tuonano i padani. Dal Lazio proviene un quinto delle denunce di casi di razzismo. Seguono le aree del Nord-Ovest, col 27,5 di segnalazioni, il Nord-Est con il 25,9%. Chiude, confermandosi l'area più accogliente per gli immigrati, la macro-area Sud e Isola, dalla quale provengono solo il 14,3% delle segnalazioni di razzismo. Il Veneto, insieme ad Emilia Romagna e Toscana, compone il gruppo di "coda": pochissime le denunce degli immigrati. Al centro delle richieste di aiuto discriminazioni "pubbliche" o "private": insulti, ma anche il rifiuto a concedere una casa in affitto o un posto di lavoro perchè stranieri. Addirittura segnalate pratiche "discriminatorie" degli enti locali, non sempre attrezzati a garantire uguaglianza a tutti i cittadini. Il secondo mito sfatato dalla Relazione al Parlamento è che il centrodestra al governo attui politiche discriminatorie. Non solo il governo di Lega e Popolo delle libertà - che governava nel 2011 - ha potenziato gli strumenti del Contact center, ma le richieste di aiuto evase sono aumentate esponenzialmente. "Il flusso di contatti per il 2011 evidenzia una forte crescita: dalle 766 del 2010 si è passati alle 1.000 del 2011", conferma Massimiliano Monnanni, direttore di Unar. I contatti hanno toccato un picco storico, quasi ventimila. Domani in oltre 40 città la Giornata sarà celebrata con altrettante manifestazioni, quella più importante a Roma, attorno al Colosseo. Parteciperanno esponenti di ogni schieramento politico. Nichi Vendola, leader di Sinistra e Libertà, che dell'accoglienza degli stranieri ha fatto una bandiera del suo partito, non ci sarà. Perché ha sbagliato giorno e, come informava una nota poco fa, "celebrerà la Giornata internazionale contro il razzismo giovedì 22 marzo, presso l'ex Hotel Bologna, a Roma". di Paolo Emilio Russo  

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