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Ruby, l'ex amica: "Scherzava: Faccio sesso con Berlusconi"

A Milano processo contro il Cav. Ira Pasquino. La mamma dell'ex: "Al premier disse di essere un'egiziana di 24 anni"

Giulio Bucchi
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Ruby Rubacuori ha sempre detto a Silvio Berlusconi di essere maggiorenne. E, forse scherzando, si vantava di fare sesso con il Cav. Sono alcune delle rivelazioni in Aula del tribunale di Milano delle testimoni ascoltate nell'ambito del processo per prostituzione che vede tra gli imputati l'ex premier. Da Grazia Randazzo, mamma di Sergio Pennuto, ex fidanzato di Ruby-Karima El Mahroug, all'ex amica della marocchina Caterina Pasquino, non sono mancati i risvolti piccanti. L'ex amica - Ancora prima di entrare in aula a deporre davanti al pm Antonio Sangermano, la Pasquino si era sfogata: "Ruby mi ha devastato la vita, chiederò i danni". Dentro al Tribunale l'ex coinquilina ed amica di Karima, che con la sua denuncia alla marocchina per il furto di 3.000 euro altri oggetti ha dato inconsapevolmente il via al caso, ha aggiunto: "Una volta al telefono Ruby mi disse che era da Silvio Berlusconi, che si stava spogliando, che avrebbe ballato e fatto sesso. Ma poi disse che stava scherzando". Tra molti 'non ricordo', la teste ha poi affermato che Karima, che ospitò a casa sua dal gennaio al maggio del 2010, "diceva di avere 19 anni e di essere egiziana da madre brasiliana". Aveva soldi, Ruby, spesso tanti e in contanti, una volta fino a 5.000 euro, "ma a me diceva che in parte provenivano dalla sua famiglia, in parte dall'ex premier che l'aiutava". Alla Pasquino Ruby non parlò mai di prostituzione, diceva che ballava nei locali. Mora, dice oggi la Pasquino, disse: "E' una pazza. Denunciala".La mamma dell'ex - Sul rapporto tra Ruby e Berlusconi ha parlato anche Grazia Randazzo: "Ruby, a me come al presidente Berlusconi stando a quanto mi riferì lei stessa, aveva detto di essere egiziana e di avere 24 anni", ha ricordato la mamma dell'ex di Karima, Pennuto. "Disse anche che era nipote di Mubarak?", chiede il pm. "No", la risposta della testimone. Da una telefonata intercettata nel settembre del 2010 tra Ruby e la teste, letta in aula, emerge che la marocchina diceva: "Ho sempre negato con Berlusconi di essere minorenne per non metterlo nei casini". Alla donna Ruby disse poi che "anche Berlusconi si interessò del suo affidamento". La Randazzo però ha precisato di non averle mai creduto "perché conoscendo la ragazza era fantasiosa". La signora, che vive a Catania, ha spiegato che il figlio Sergio aveva conosciuto Ruby nell'estate del 2009 in discoteca e che poi ha portato a casa la giovane in quanto voleva "aiutarla" perché era in una situazione di "disagio". La signora Randazzo rimase in contatto con Ruby anche quando dalla Sicilia si trasferì a Milano: andò a trovarla e rispetto a prima la trovò "cambiata notevolmente". Quando la donna e il figlio nella primavera di due anni fa l'andarono a trovare, ha spiegato Grazia Randazzo ai giudici, la giovane li venne a prendere in stazione con la macchina con l'autista, e in più "pagava lei i conti" nei vari locali dove erano stati per due giorni. "Mi parlò di Lele Mora in quanto stava facendo l'affidamento» e disse di aver conosciuto Emilio Fede, ha proseguito la teste. La giovane marocchina le confidò di essere stata anche "a casa del presidente per delle cene", una volta "per una cena tricolore", dove le portate avevano "i colori della nostra bandiera" e una seconda volta dove "parlarono anche dell'affido".

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