Sciopero generale sfigati: sindacati in piazza venerdì 13

Giulio Bucchi

I sindacati sfidano la cabala e gli sfottò di Mario Monti e scendono in piazza tutti insieme, venerdì 13 aprile a Roma, per protestare contro la riforma del lavoro e le altre politiche sociali del governo, dall'intervento "disastroso sulle pensioni" al nodo della "platea di esodati" e delle "ricongiunzioni onerose". Susanna Camusso, segretaria della Cgil, ha dunque deciso di unire le forze a Cisl e Uil e anticipare la propria iniziativa solitaria prevista inizialmente per il 17 aprile. "Abbiamo deciso comunemente con Cisl e e Uil, di anticipare al 13 aprile la manifestazione di tutti i lavoratori per tutti quei soggetti che pagano un prezzo altissimo di una riforma che è stata fatta senza considerare la realtà". Intanto i metalmeccanici Uilm hanno proclamato 4 ore di sciopero generale a livello nazionale: "Con il governo proprio non va e contiamo su un'azione del Parlamento - ha spiegato il sindacato -. Ci aspettiamo delle risposte - ha detto Rocco Palombella, segretario generale Uilm - sulla modifica dell'articolo 18 per i licenziamenti economici, sulla risoluzione del problema dei lavoratori esodati, la decontribuzione degli aumenti contrattuali e dei premi di produzione e l'insostenibile pressione fiscale".