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Lo sceicco del Qatar compra tutta la Costa Smeralda

L'emiro vicinissimo all'acquisto della holding che controlla alberghi e campi da golf in uno dei paradisi della Sardegna

Pruneddu Pietro
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Uno degli angoli più belli del Mediterraneo sta per passare nelle mani dell'emiro del Qatar. Hamad bin Kalifa al-Thani, uno degli uomini più ricchi del mondo, opera tramite il fondo sovrano Qatar Holding. La Costa Smeralda finirà dunque nella lunga lista di investimenti degli emiri, insieme ai grandi magazzini inglesi Harrods, il network televisivo Al Jazeera, la società calcistica del Paris Saint Germain, le quote in Barclays e Credit Suisse, la partecipazioni in Porsche, Volkswagen e Total. Tra gli ultimi acquisti c'è anche l'Hotel Gallia di Milano. Barrack se ne va - Lo sceicco si sarebbe catapultato sull'affare dopo le esternazioni del miliardario statunitense Tom Barrack, attuale proprietario della Smeralda Holding: "Amo la Sardegna ma se non mi fanno investire me ne vado". Il Tar infatti aveva bloccato la ristrutturazione di uno degli alberghi di lusso sulla costa. Ora, a distanza di un anno, Barrack sembra intenzionato a rendere concreta la sua minaccia. La società dunque potrebbe passare a breve nelle mani degli emiri con tutte le sue proprietà: quattro alberghi extralusso cinque stelle (Cala di Volpe, Romazzino, Cervo hotel, Pitrizza), la Marina, il Cantiere di Porto Cervo e l'esclusivo Pevero Golf Club, oltre a 2.400 ettari di terreno. La Costa agli arabi - Dopo 50 anni la Costa Smeralda potrebbe tornare in mani arabe. L'intuizione di costruire e trasformare una zona vergine in una meta ambita si deve al principe ismaelita Karim Aga Khan. Dagli anni '60 è diventato uno dei ritrovi più esclusivi dei vip di mezzo mondo. Ora, l'ultimo passaggio di mano, di cui ancora non si conoscono le cifre.     

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