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Fede Minacciato, temo per la mia vita Toti: finalmente un tg normale

Botta e risposta dei due direttori, ex e neo, sui settimanali "Oggi" e "Chi". E la Zardo annuncia: "Denuncio Mediaset per danni immagine"

Matteo Legnani
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Botta e risposta dalle pagine di due settimanali, tra l'ex e il neo direttore del Tg4, Giovanni Toti ed Emilio Fede. Lo storico numero uno del telegiornale parla dalle pagine di Oggi, in cui si dice "professionalmente distrutto. Ora manca solo mi eliminino fisicamente e non lo escludo". Il suo successore, su "Chi", consiglia a Fede di godersi "il suo successo professionale", ma in alternativa gli suggerisce "una vacanza". Non solo: via le meteorine e via Raffaella Zardo, Toti annuncia ora che "dopo vent'anni (di direzione di Emilio fede, ndr), il tg4 deve diventare più normale, deve essere fatto con una linea politica che non sia così personalistica, in modo che se un domani i vertici di Mediaset dovessero scegliere un altro direttore, il tg possa andare avanti quasi da solo". Il nuovo direttore del telegiornale spiega di aver troncato "Sipario" (condotto dalla Zardo, che ha annunciato l'intenzione di denunciare Mediaset per i danni di immagine),  perche "il pubblico oggi è più interessato all'articolo 18 che alla cronaca rosa. Adesso uso i minuti di quella rubrica per allungare il tg". E di aver eliminate le Meteorine perchè, "per sapere se pioverà, si può usare il nostro centro Epson Meteo e non sento l'esigenza di ulteriore spettacolarizzazione rispetto alla notizia". Fede si sfoga Su "Oggi", invece, Fede conferma l'incontro avvenuto sabato scorso con Silvio Berlusconi: "Mi vuole bene - dice - continuerò a lavorare con lui e la sua azienda". Ma racconta di temere addirittura per la sua vita: "Ho ricevuto molte minacce di morte, ho già fatto denuncia al commissariato di Segrate". E sui 2,5 milioni di euro che avrebbe cercato di portare in Svizzera, vedendoseli rifiutare da una banca, attacca: "Voglio sapere come stanno le cose, collaborerò coi magistrati, perchè io in quella banca non c'ero", dice. L'ex direttore del Tg4 parla di complotto, "serviziettini segretini, li chiamo io. Fedele Confalonieri non c'entra nulla, e neanche Mauro Crippa o Pier Silvio".

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