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Moggi radiato, ora farà ricorso alla Corte dei diritti dell'uomo

Calciopoli, l'ex dg della Juve non molla: "Quella del Coni è una sentenza politica. Vado fino in fondo, al tribunale europeo"

Giulio Bucchi
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La radiazione confermata dal Coni è "una sentenza politica. Ora andrò fino in fondo, fino al Tribunale europeo per i diritti dell'uomo". L'ex dg della Juventus Luciano Moggi, radiato dal mondo del calcio in seguito al processo Calciopoli insieme all'ex ad bianconero Antonio Giraudo e all'ex vicepresidente Figc Innocenzo Mazzini, non molla la presa e torna ad attaccare. "Sin dall'inizio avevo detto che sarei andato fino in fondo e con questo intendevo che mi sarei rivolto alle istituzioni europee per i diritti dell'uomo - spiega Moggi a Sky Tg24 -. L'Alta Corte del Coni si è uniformata alle altre sentenze confermando la radiazione, sono sentenze in copia nonostante l'insussistenza dei fatti dimostrata dalle montagne di documenti prodotti dalle difese". "I due processi sportivi - prosegue - hanno detto che non c'erano illeciti e anche al processo di Napoli è emerso che il campionato 2004-05 era regolare, che il sorteggio degli arbitri era regolare, che le ammonizioni mirate non c'erano. Andrò alla Corte europea per i diritti dell'uomo e vediamo cosa succede. Ci troviamo di fronte ad accuse che non hanno riscontro nei fatti, è una cosa grave ma cosi è e ci difenderemo nelle sedi più opportune".

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