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Pure Celentano molla Pisapia "Bisogna cambiare Milano"

Un anno fa Adriano diceva: "Votiamolo, questione di vita o di morte". Oggi ci ha ripensato: "Città uguale. Boeri, servono idee"

Giulio Bucchi
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Giuliano Pispia è lento, altro che rock. Parola di Adriano Celentano, il santone canoro-televisivo che un anno fa tanto si spese nella sua Milano per far eleggere sindaco l'uomo di Nichi Vendola. Niente da fare, la rivoluzione arancione tanto decantata non ha funzionato: "Milano è sempre uguale, bisogna cambiarla", ha confessato il Molleggiato, fan deluso. Da Letizia Moratti a Pisapia, dov'è finito lo spirito innovatore che, secondo i fini politologi, aveva sostenuto eletto ed elettori democratici? Sparito. E le geniali trovate eco-sostenibili? Pure. Nel mirino di Celentano ci finisce così pure l'assessore a Cultura ed Expo Stefano Boeri, archistar in quota Pd: "Bisogna chiedergli qualche idea", continua il cantante/attore. Che un anno fa ribadiva, anche da Michele Santoro, che votare Pisapia "era questione di vita o di morte". L'ennesima uscita maldestra, anche lontano dal palco di Sanremo.

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