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La Mauro sta per cedere Domani forse lascia

Calderoli dopo il passo indietro del Trota: "Si dimetta pure Rosi, in casa Lega c'è stato uno tsunami". Le voci: la 'badante' sta per abdicare

Giulio Bucchi
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Rosi Mauro deve rassegnare le dimissioni? "Un passo alla volta, e comunque dipende dalla sua volontà. Lasciamo a tutti il tempo per riflettere. Certo, sarebbe un gesto positivo dimettersi da vice presidente del Senato. Cosa che invece Fini non ha ritenuto opportuno fare quando è stato coinvolto in altre inchieste". Così uno dei triumviri della Lega Nord post-scandalo, Roberto Calderoli, chiede un passo indietro alla badante dell'ex segretario Umberto Bossi. La richiesta di Calderoli arriva dopo la decisione di Renzo 'Il Trota', figlio del Senatùr, che ha annunciato le dimissioni dal Consiglio regionale della Lombardia. In serata, ai microfoni del Tg4, Calderoli ha chiarito ulteriormente il suo pensiero: "Credo che non vi sia nessun obbligo giuridico, ma sarebbe opportuno e altrettanto giusto se Rosi Mauro desse le dimissioni da vicepresidente del Senato. Così - ha concluso - potrebbe dimostrare che vuole più bene alla Lega che a se stessa". La Mauro a un passo dalle dimissioni - A differenza di Calderoli, sull'ipotesi dell'espulsione e di un passo indietro di Rosi Mauro e di altre figure coinvolte nello scandalo che si è abbattuto sul Carroccio, Umberto Bossi si mostra più evasivo. "Poi vediamo", ha risposto il Senatùr ai cronisti che gli chiedevano un commeno al riguardo. Ma secondo quanto si è appreso, le dimissioni di Rosi Mauro dalle cariche nel partito e dalla vicepresidenza di Palazzo Madama, potrebbero essere imminenti: per ora non ci sono state conferme ufficiali, ma il passo indietro della 'badante' potrebbe arrivare già martedì alla riapertura dell'aula. Calderoli: "Bene Renzo" - Calderoli ha poi commentato le dimissioni di Renzo Bossi, spiegando che "ha fatto un gesto responsabile e sofferto". La decisione, ha aggiunto l'ex ministro, "dà una mano a tutti noi e alla Lega a superare questo momento. A fronte di queste accuse e attacchi, dimostra un senso di responsabilità. Come il padre ha fatto un gesto importante, anche Renzo si è reso conto che per il bene della Lega questa era una cosa opportuna e necessaria". Un messaggio trasversale anche alla Mauro, invitata da Calderoli a dimettersi dalla vicepresidenza del Senato e dal vertice del Sin.Pa, il sindacato del Carroccio. "Come lo tsunami in Giappone" - Sullo stato della salute della Lega Nord, Calderoli si mostra fiducioso: "Oggi ho visto Bossi. Il Capo è il solito combattente - ha assicurato -. Domani incontrerò Manuela Dal Lago e Roberto Maroni. Ci stiamo muovendo. Sono convinto che ci sia passato sopra uno tsunami e ora dobbiamo dimostrare di essere come il Giappone, che ha saputo ricostruire e non come le baracche che, purtroppo, sono ancora in piedi in tante zone terremotate di casa nostra". Calderoli, oltre all'incontro con Bossi, oggi, lunedì 9 aprile, ha avuto una fitta serie di contatti per mettere a punto la strategia del Carroccio in modo da poter dare le prime risposte ai militanti già domani, alla manifestazione dell'orgoglio leghista a Bergamo, dopo gli scandali che hanno travolto il partito. "Fare pulizia non basta - ha aggiunto Calderoli - bisogna anche premiare il merito e il lavoro. La parola d'ordine dei prossimi congressi deve essere merito, merito, merito".

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