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Va in onda l'ira della base: "Senatùr? E' come Craxi"

Radio Padania Choc: la base leghista si sfoga contro l'ex segretario. Molte le accuse a Bossi di decine di militanti delusi dallo scandalo

Andrea Tempestini
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«Umberto Bossi come Bettino Craxi». La Pasquetta di Radio Padania libera registra il libero sfogo della base leghista. Decine di telefonate di militanti delusi dallo scandalo. Mai molà tegn dür è un imperativo leghista sempre valido, ma di fronte allo tsunami è più difficile. Linee caldissime di mattina, al pomeriggio vanno in onda le repliche: “Lingue e dialetti”, musica classica, “Una mela al giorno”. Da una parte c'è l'affetto, immutato, per il Senatur, dall'altra c'è chi arriva a paragonarlo a Craxi, simbolo, per i padani, del centralismo romano, della Prima Repubblica e di Tangentopoli (durante la quale Luca Leoni Orsenigo, deputato del Carroccio, sventolò alla Camera il celebre cappio). «Nella Lega vedevamo un partito diverso», dice Maria da Genova, «ma quando tirarono le monetine a Craxi non era forse per la stessa ragione che stiamo vedendo in questi giorni? Io detesto i giornalisti», chiarisce la signora, «però non bisogna dire che la Lega è immune da quel sistema: se è venuta fuori la storia del figlio di Bossi qualche perplessità bisogna averla. Da lui non ce l'aspettavamo ed è un'ulteriore delusione di questa Italia». Giorgio da Monte Brianza tira in ballo l'ex tesoriere indagato. «Chi ha nominato Belsito? Onore delle armi a Bossi, ma stiamo attenti perché c'è scontento in giro. L'unica soluzione è Maroni segretario». Giovanna da Torino incalza: «Bossi da padre doveva verificare quello che faceva il figlio. La Lega non può smentire il “Roma ladrona”, a meno che non siamo contenti che rubino tutti». Accostare il Capo all'ex leader Psi è un colpo per molti. Da Sesto San Giovanni uno della frangia innocentista ricorda che «Craxi ha preso le tangenti, quelli della Lega sono finanziamenti che teoricamente sono proprietà della Lega stessa». «Io ho sempre votato un po' Lega e un po' Pdl», spiega una, «ma ho sentito che la Merkel è in Italia, lei è venuta col volo di Stato, il marito con un low cost. Come mai Calderoli quando era ministro andò a Disneyland con 8 persone di scorta?». C'è chi dà la colpa al «sistema marcio dei partiti», e chi critica Maroni: «Non deve fare processi prima dei giudici». E in rete Radio Padania attacca Monti. «Sapete cosa mi fa veramente incazzare?», si legge su Facebook, «che mentre noi dobbiamo perdere tempo per colpa di 5 traditori, il governo continua a distruggere indisturbato la nostra economia, il nostro futuro». di Brunella Bolloli

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