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Rosi Mauro in lacrime: "Non mi dimetto" Calderoli: "Lascia o ti costringiamo noi"

La Mauro a Porta a Porta smentisce l'addio: "Lasciare? E perché? Dalla Lega mai un euro". Triumvirato in pressing: "Via o prenderemo decisioni"

Matteo Legnani
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La difesa, anzi il contrattacco. Rosi Mauro ospite di Porta a porta di Bruno Vespa, respinge le voci di chi la voleva dimissionaria a ore, anzi direttamente in tv su Raiuno. "Vorrei vedere su quali basi dovrei dimettermi. Ho il diritto di difendermi. Le verità devono emergere", ha detto senza troppi giri di parole la vicepresidente del Senato e fedelissima di Umberto Bossi, coinvolta nell'inchiesta sui conti del Carroccio (con l'ex tesoriere Francesco Belsito indagato da tre Procure) e sui hanno agito in pressing prima Roberto Calderoli quindi Roberto Maroni. Un pressing ribadito quest'oggi da tutto il Triumvirato, composto da Maroni, Calderoli e Manuela Dal Lago, che ha sottolineato di aver "sollecitato" le dimissioni della vicepresidente del Senato. Calderoli è stato esplicito: "Lasci o il partito prenderà decisioni". La difesa di Rosi - Maroni la vorrebbe direttamente espulsa dal partito insieme a Renzo Bossi, l'altro grande esponente leghista coinvolto dallo scandalo. Lui, proprio come il padre Umberto Bossi, ha fatto un passo indietro. Ma Rosi non ci sta: "Voglio spiegare come stanno le cose - ha aggiunto a Porta a porta - e poi vedremo. C'è un attacco mediatico senza precedenti. Ho il diritto di difendermi, lo farò anche con un intervento in Aula al Senato". Nel merito delle accuse, spiega: "A Rosi Mauro la lega non ha mai dato un euro. Ma c'è la donazione del partito al Sindacato padano. Tutto è tracciabile dai bonifici. Ci sono estratti conto del sindacato con la mia firma, e si può verificare ciò che si vuole. Io non ho mai preso un euro". "Il partito era assolutamente informato delle donazioni al sindacato - ha aggiunto -. Tutti lo sapevano, anche Bossi, perché non c'era niente di illegale". In realtà, secondo indiscrezioni la lettera di dimissioni sarebbe già pronta anche se ancora non c'è alcuna comunicazione ufficiale al presidente del Senato, Renato Schifani. E la Mauro avrebbe proprio in queste ore parlato con Umberto Bossi.

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