Bambino disabile: il prete rifiuta di dargli l'ostia

Pruneddu Pietro

Disabile, per questo escluso dal rito della Comunione durante la messa. Piergiorgio Zaghi, un prete di Porto Garibaldi, provincia di Ferrara, ha deciso di non dare l'ostia a un bambino di quarta elementare che soffre di un ritardo mentale: "Non è in grado di intendere e volere", sarebbe la motivazione del parroco. L'episodio risale a giovedì scorso, quando tutti i bambini che faranno la prima Comunione a maggio erano pronti per ricevere il sacramento in anteprima. Tra lo stupore dei presenti, il bambino in questione è stato saltato da don Zaghi. Il prete perplesso - Il sacerdote di Porto Garibaldi aveva già espresso le sue perplessità ai genitori del bambino disabile riguardo la sua formazione spirituale, ma alla fine aveva acconsentito a un percorso personalizzato che si avvaleva anche di dvd creati a tale scopo. Solo giovedì ai familiari del piccolo è stata comunicata la decisione, ma a seguito delle loro insistenze il parroco li ha invitati ad assistere ugualmente alla funzione. Questo invito ha illuso i genitori, ma al momento dell'Eucarestia, il bambino non ha ricevuto il sacramento come tutti gli altri coetanei. La piazza si divide - Al termine della funzione, la polemica ha coinvolto la comunità. Alcuni fedeli si sono schierati a favore della decisione del parroco, altri dalla parte del bambino. I compagni di classe si sono rivolti direttamente a don Piergiorgio, nella speranza di fargli cambiare idea. Il religioso si è sentito attaccato e ha sottolineato il disappunto nell'omelia di venerdì, ma allo stesso tempo ha confessato che non esiste alcun motivo per negare l'Eucarestia a chi è incapace di intendere e di volere. Anche il Papa nel 2007 aveva esortato il clero ad "assicurare la comunione eucaristica, per quanto possibile, ai disabili mentali, battezzati e cresimati: essi ricevono l'Eucaristia nella fede anche della famiglia o della comunità che li accompagna”.