Bossi Jr rallysta licenziato Cacciato dopo l'incidente

Andrea Tempestini

Non solo grane giudiziarie nel periodo nero della famiglia Bossi. E così, se si scopre che uno dei simboli dello scandalo leghista, Renzo detto il Trota, è un campione nell'incassare multe, ad ingrossare il fascicolo-motori della famiglia del Senatùr ci pensa anche Riccardo, pilota di auto da corsa, classe '79 e primogenito di Umberto, nato dal primo matrimonio del presidente del Carroccio con Gigliola Guidali. Riccardo avrebbe dovuto gareggiare sul circuito di Imola i prossimi 21 e 22 aprile: per lui si sarebbe trattato della seconda prova dell'anno nel campionato Superstars. Il patron della sua scuderia, però, ha detto basta. Al signor Gianni Giudici è bastata la prima performance del piccolo Bossi: "Tra me e Riccardo - ha spiegato - c'è un diverso modo di concepire l'attività sportiva. Per me si corre con un unico obiettivo, vincere. Lui forse la pensa diversamente". Lo schianto di Riccardo Bossi Guarda il video su LiberoTv Lo schianto galeotto - Nella categoria Superstars gareggiano sportivi di livello, diversi ex piloti della ben più nobile Formula Uno, tra i quali Vitantonio Liuzzi e l'ex ferrarista ad interim Mika Salo. I piloti si cimentano nella guida di bolidi delle marche più celebri, dalle Jaguar alle Maserati, dalle Mercedes alle Audi. E ad essere costata caro a Riccardo è stata proprio la distruzione di uno di questi giocattoli. Era lo scorso primo aprile: la prima gara del campionato a Monza. Davanti a un pubblico di oltre 31mila spettatori, al quarto giro, il rampollo di casa Bossi, con la sua Bmw, è finito dritto dritto contro un muro. Ma a Riccardo non bastava aver perso parte del retrotreno e un pneumatico dopo lo schianto, e così ha ingranato la prima marcia ed è ripartito, aggravando il bilancio dei danni. Laconico il commento di Giudici: "Come ha guidato? E' ripartito senza una ruota, valuti lei". Insomma, tra il team manager e il figlio di Bossi è stata rottura, che è poi culminata con la separazione delle strade: Riccardo da una parte, il team dall'altra. "Ha cominciato tardi con l'automobilismo - ha chiosato Giudici -, e a Monza non ha avuto molto tempo per le prove. Deve però farsi un sereno esame di coscienza, e capire cosa vuole davvero da questo sport".