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La Lega resiste agli scandali Nessun crollo nei sondaggi

Il Carroccio perde solo un punto percentuale: non c'è stata emorraggia di consensi. Per le esplusioni di Mauro e Belisito ma non solo

Lucia Esposito
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La Lega dopo la scandalo dell'inchiesta giudiziaria: i sondaggi non la bocciano, anzi. Solo una leggera flessione nei consensi, poco sotto il 7% (solo un punto percentuale meno secondo l'Ispo di Renato Manneheimer). Il prossimo test saranno sicuramente le elezioni amministrative, anche se le consultazioni locali sono una sorta di presidenziali locali dove, come rileva Ilvo Diamanti sulla Repubblica, contano le problematiche locali e sono legate alle personailità dei sindaci. Il risultato sarà dunque importante, ma non dirà l'ultima parola sul futuro della Lega. Come mai, nonostante le inchieste giudiziarie, la Lega tiene? Radiografia del Carroccio - Perché Bossi si è dimesso da segretario  (nonostante abbia rilanciato la teoria del complotto), perché l'ex tesoriere Francesco Belsito e Rosi Mauro sono stati esplusi. Lo stesso discorso vale per i rimborsi elettorali: la Lega ha annuinciato la volontà di rinunciare all'ultima tranche mentre gli altri partiti parlano di congelarla. Insomma, la Lega ha reagito all'ondata di discredito con iniziative assolutorie e promozionali. Ci sono una serie di fattori che aiutano la Lega: prima di tuttoi l fatto che il Carroccio rappresenta il primo antagonista del governo Monti in Parlamento ed è inevitabile che sfrutti la propria rendita di opposizione. Inoltre dispone di una base eleggorele fedele e molto unita. Insomma, se nei giorni immediatamente successivi allo scandalo, in molti avevano prospettato la fine del partito, i sondaggi dicono che le cose non stanno proprio così. Il verdetto finale, tuttavia, spetta alle urne.  

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