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Lesbica costretta a pregare per guarire da omosessualità

La dipendente risarcita di 1,6 milioni di dollari dal capo che considerava i suoi gusti sessuali una malattia

Nicoletta Orlandi Posti
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La costringeva a pregare durante l'orario di lavoro per guarire dalla "malattia". Per lui, infatti, essere lesbica equivaleva ad essere affetta da una malattia. Ora, però dovrà risarcirla di ben $1.6 millioni di dollari per danni morali. I fatti: Mirella Salemi lavorava come chef nel ristorante messicano Mary Ann di Manhattan. Il suo capo, Edward Globokar, la costringeva infatti a pregare durante l'orario di lavoro per chiedere a Dio di farla guarire dall'omosessualità. Alla fine la ragazza non ce l'ha fatta più e ha dovuto licenziarsi non solo per la mortificazione di quello che i giudici hanno definito un atto di discriminazione a tutti gli effetti, ma anche per  la costrizione ad abbracciare un credo religioso che non condivideva, sotto la minaccia continua della dannazione eterna.

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