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Nomine Rai, Berlusconi

chiede volti nuovi

Dario Mazzocchi
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Il toto nomine in Rai continua a tenere banco dopo che si è liberata la poltrona del direttore del Tg1, con Gianni Riotta sbarcato al Sole 24 Ore al posto di De Bortoli. Per mercoledì 29 aprile è previsto il passo decisivo dal consiglio di amministrazione, per quanto rimangano alcuni nodi da sciogliere. Vertice nella maggioranza - Nel frattempo Lega e Pdl si sono riuniti a pranzo ieri alla presenza di Silvio Berlusconi, al quale hanno partecipato i ministri Roberto Maroni e Roberto Calderoli per la Lega, mentre il Popolo della libertà era rappresentato da Andrea Ronchi, Fabrizio Cicchitto, Italo Bocchino, Maurizio Gasparri, Gaetano Quagliariello, Paolo Romani (sottosegretario alle Comunicazioni) e Aldo Brancher (Riforme.) I nomi che circolano sono quelli di Clemente Mimun (attualmente direttore del Tg5) al Tg1, Mario Orfeo o Augusto Minzolini al Tg2, Piero Vigorelli al TgR (la testata regionale di via Mazzini) e, forse, Antonio Caprarica al Tg3. Nella lista compare pure Carlo Rossella, che potrebbe approdare a Rai Fiction, mentre Antonio Di Bella passerebbe dalla direzione del Tg3 a quella dell'intera terza rete Rai. La telefonata che non c'è stata - Nelle ore scorse si è parlato anche di una telefonata tra Gianni Letta e Dario Franceschini per un accordo. Il Pd ha smentito, dichiarando che non c'è stata alcuna chiamata “né ci sarà mai”, ma Antonio Di Pietro ha comunque attaccato i democratici: “Il Pd è connivente e partecipa alla spartizione”. Se le cose dovessero andare in porto, sono attesi cambiamenti anche al di fuori del mondo Rai: qualora infatti Mimum passasse al Tg1, Maurizio Belpietro diventerebbe il nuovo direttore del Tg5. E se Minzolini non dovesse approdare al Tg2, a quel punto andrebbe lui a dirigere il settimanale Panorama. Berlusconi: notizie false - Ma è lo stesso presidente del Consiglio a negare la fondatezza delle notizie pubblicate in questi giorni: “Per quanto riguarda le nomine, ho visto e letto stamattina sui giornali dei nomi che credo non saranno assolutamente quelli che emergeranno”, ha detto il premier mentre si trovava all'Aquila. “Non penso – ha detto Berlusconi - che questi saranno i nomi che emergeranno, perché credo che il dg e lo so perché mi è stato riferito privatamente dai consiglieri, abbia intenzione di una nuova classe, di una innovazione vera, con nuovi nomi e facce più giovani, tutto qui”. E rimarca: “Noi vogliamo che la Rai non attacchi nessuno, a partire dall'opposizione, perché questa è la nostra filosofia”.

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