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Mal di testa, colpa di chi?"Di Social network e crisi"

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Numerose le rinunce a cui si sottopongono le persone affette da questo disturbo: a rischio la vita sociale per lei e attività sessuale e lavoro per lui

Maria Rita Montebelli
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Tutti gli italiani soffrono di mal di testa almeno una volta l'anno, 3 italiani su 4 devono farci i conti praticamente ogni mese. Il 46% della popolazione italiana ne soffre una o due volte al mese. A questi si aggiunge un 27% per i quali il mal di testa arriva ogni settimana. L'indagine Doxa Marketing Advice-Dompé disegna i contorni di un problema che riguarda almeno il 90 % degli italiani, sia donne che uomini, almeno per la forma più comune del mal di testa: la cefalea muscolo-tensiva. Manca però una conoscenza approfondita della patologia: ben il 39% del totale degli intervistati non conosce di quale mal di testa soffre (cefalea o emicrania). Segno di uno scarso ricorso al medico per una corretta diagnosi. Poco sonno, ansia e preoccupazioni le principali cause degli attacchi, influenzati anche dall'attuale scenario economico. Il mal di testa è un fenomeno così invasivo che obbliga a molte rinunce oltre l'80% dei connazionali. Tra queste anche il sesso: 1 su 3, infatti, ha dato forfait all'intimità per colpa del mal di testa. Ma è solo la punta dell'iceberg. Quasi metà degli italiani, infatti, rinuncia alla propria vita di relazione (ad esempio, uscire con gli amici), 1 su 3 ha rinunciato ai propri hobby e passioni (sport, cinema e viaggi) e 2 su 10 hanno rinunciato ad andare al lavoro. Una persona su tre ritiene che il mal di testa sia diretta conseguenza dell'abuso di computer e smartphone. Un italiano su 3 dichiara di rinunciare al sesso a causa del mal di testa, soprattutto gli uomini. Cosa fare. Tra le soluzioni, la formulazione orosolubile e a rapido assorbimento di ketoprofene sale di lisina, indicata nel trattamento del mal di testa, la cui forma più frequente è la cefalea muscolo-tensiva. Tra i fattori scatenanti, sotto accusa innanzitutto lo scarso riposo (soprattutto tra chi gestisce un'attività in proprio), l'ansia e lo stress (principalmente tra chi è senza lavoro), le preoccupazioni e le difficoltà economiche (in maggioranza tra le casalinghe) e gli eccessivi impegni quotidiani. Ma per più della metà degli italiani esiste anche il mal di testa da “prestazione”, quello che compare quando occorre dare il massimo, a scuola o sul lavoro. E per il 34% degli italiani la causa dei dolori è da riferire anche al tempo passato davanti al computer, al lavoro o a casa. Persino dedicarsi al social network preferito può causare il mal di testa. Un italiano su tre ritiene, infatti, che il mal di testa possa essere figlio della costante connessione in rete per chattare, condividere e scambiare messaggi con amici e colleghi. “La ricerca mette in evidenza come il mal di testa sia uno scomodo compagno di vita per tantissimi italiani e come soprattutto, dietro le cause indicate dagli intervistati, vi sia l'attuale situazione economica – sottolinea Massimo Sumberesi, Direttore Generale di Doxa Marketing Advice – Lo scarso riposo generatore di mal di testa - soprattutto per gli imprenditori - può essere infatti letto anche come causa di una generale preoccupazione per l'andamento del proprio business. Anche il mal di testa dovuto ad ansia e stress, rilevato soprattutto nei disoccupati, può essere direttamente collegato alle difficoltà derivanti dall'aver perso il lavoro o di trovarne un altro. Peraltro un terzo degli italiani indica all'origine del proprio mal di testa proprio le preoccupazioni economiche: ad esempio le casalinghe, che si trovano a dover far quadrare il bilancio familiare”. “Se per gli attacchi saltuari, tipici della cefalea muscolo-tensiva, si può infatti ricorrere all'automedicazione con gli analgesici, in caso di attacchi ricorrenti di mal di testa è fondamentale rivolgersi al medico per una corretta diagnosi e terapia”, spiega Gennaro Bussone, Fondatore Centro Cefalee, IRCCS Istituto Neurologico C. Besta e presidente onorario ANIRCEF (Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee). In cerca di rimedi: importante è che passi presto! Fondamentale è che il dolore passi il prima possibile. Secondo l'indagine, infatti, per gli italiani oltre a essere efficace, il rimedio farmacologico deve innanzitutto essere a rapida azione, non avere effetti collaterali e utilizzabile anche a stomaco vuoto. “In effetti per chi soffre di mal di testa avere una soluzione rapida, efficace e sicura rappresenta il primo obiettivo. Oggi abbiamo a disposizione una formulazione del ketoprofene, analgesico raccomandato dalle Linee Guida Europee per il trattamento della cefalea muscolo-tensiva, che risponde proprio a questi obiettivi. Dati clinici hanno evidenziato, infatti, la rapidità d'azione di questa formulazione orosolubile, il ketoprofene sale di lisina. Questo è dovuto anche alla particolare modalità di assorbimento da parte dell'organismo, che rende disponibile il principio attivo in pochi minuti, e che si associa a un soddisfacente profilo di tollerabilità”, precisa Bussone. (M. M.)

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