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Palazzo Chigi mette un piede nel post Expo. Resta il rebus dei fondi

Nicoletta Orlandi Posti
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Una cabina di regia, istituita presso la Presidenza del Consiglio, composta da Governo, Regione Lombardia e Comune di Milano. Uno scopo: individuare il progetto che andrà a dare nuova vita alle aree di Rho-Pero su cui oggi sorge Expo 2015 dopo la chiusura definitiva di fine ottobre. L'annuncio è arrivato ieri sera, dopo un lungo incontro che si è svolto a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, del sindaco di Milano Giuliano Pisapia e del segretario generale della Regione Lombardia Giuseppe Bonomi. Arexpo, dopo l'addio all'advisor selezionato negli scorsi mesi per individuare chi andrà a gestire i 110 ettari su cui oggi sorge il sito espositivo, stringe così la mano a Roma, che diventa soggetto in prima linea nella gestione del post Expo con una cabina di regia che, fa sapere la Presidenza di Consiglio in una nota, «nelle prossime giornate perfezionerà le modalità operative di lavoro, condividendo anche le finalità del Protocollo d'Intesa al quale Comune e Regione stanno lavorando per il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati». A meno di 20 giorni dalla fine dell'Esposizione Universale sembra dunque più chiara la sorte dell'area: entro il fine settimana è previsto un incontro tra il commissario Unico di Expo Giuseppe Sala e il commissario di Padiglione Italia Diana Bracco per definire il futuro di quello che è stata la casa dell'Italia all'interno di Expo, per lunedì è invece atteso l'incontro tra Fondazione Fiera e Arexpo per delineare l'uscita di scena della Fondazione, anche se è ancora rebus sui fondi necessari. A vedere un futuro roseo per il sito dismesso di Rho Pero è stato anche il sindaco Giuliano Pisapia. Il primo cittadino di Milano ha infatti annunciato come «la scelta di creare una cabina di regia che affronterà tutte le tematiche relative al post Expo va poi nella giusta direzione e conferma la leale collaborazione istituzionale». «L'area su cui sorge oggi Expo», ha continuato Pisapia, «è strategica non solo per il territorio milanese ma per l'intero Paese essendo all'avanguardia sia dal punto di vista infrastrutturale che da quello tecnologico». Per questo, «il Comune e le altre istituzioni», ha concluso il sindaco, «stanno lavorando da tempo su questo fronte ed è stato deciso che oltre il 50% dell'area sarà destinata a verde con la creazione di uno dei più grandi parchi d'Europa». di MARIANNA BAROLI

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