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Arriva il magnate russo: pronti 15 milioni per il palasport di Cantù

Nicoletta Orlandi Posti
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Gli italiani non ci riescono, ci provano i russi. Opere edilizie di notevoli dimensioni rimaste incompiute sono uno dei luoghi comuni dell'Italia meridionale, ma rappresentano anche una scena sempre più frequente al Nord. Ne sanno qualcosa nell'operosa città del mobile dove il nuovo palazzetto di basket doveva essere concluso due anni e mezzo fa. Invece, il tempio della Pallacanestro Cantù, per vicissitudini e tribolazioni che sarebbe arduo sintetizzare qui, non è mai stato eretto. Adesso salta fuori, invece, il nome di un magnate russo pronto a prendere in mano la situazione. L'idea non è di portare a termine i lavori già iniziati nel 2012, ma di realizzare un nuovo progetto nell'area sportiva comunale di via Papa Giovanni XXIII. Il nome del magnate, secondo fonti non ufficiali e non confermate, è di quelli che se non incute timore, sicuramente chiede rispetto: Dmitry Gerasimenko. Multimilionario, presidente e giocatore della società di basket Red October Volgograd: la cosa curiosa è che il figlio dell'imprenditore russo gioca nelle giovanili della Vitasnella Cantù, mentre la moglie abita a Lugano. Come detto, non c'è ancora nessuna certezza. Settimana prossima la famiglia russa dovrebbe uscire allo scoperto, forse in occasione della conferenza stampa che la «Tutti Insieme Cantù» (cordata di tifosi proprietari di quote societarie della Pallacanestro Cantù) convocherà settimana prossima per presentare il progetto del palazzetto. È stata proprio la TIC, su mandato della società sportiva, a tessere i rapporti con il futuro patrono del nuovo palazzetto. Dal canto suo Claudio Bizzozero, sindaco di Cantù, fa sapere che «ci siamo quasi». «Non confermo né smentisco l'identità dell'imprenditore interessato al nuovo palazzetto - ha tenuto a premettere Bizzozero - ma posso dire che la possibilità di avviare una procedura amministrativa con una concreta prospettiva di realizzazione è molto alta». Il sindaco della cittadina brianzola conferma che il luogo della nuova struttura sarà «il campo sportivo comunale». Grande ottimismo anche sui tempi: «Potremmo essere in grado di iniziare i lavori tra sei o sette mesi e di concluderli entro la nella primavera del 2017». A essere maliziosi il termine temporale dato da Bizzozero si potrebbe leggere «entro le elezioni del 2017, previste a maggio», quando probabilmente tornerà a candidarsi e a chiedere nuovamente la fiducia dei suoi concittadini. Lui ovviamente nega: «La politica non c'entra, questa è un'opera attesa da tanto tempo dalla nostra città». di DARIO ALEMANNO

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