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L'idea-bomba del Cav per Cairo: il progetto dopo il faccia a faccia

Giovanni Ruggiero
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La suggestione di un imprenditore come candidato sindaco di Milano a Silvio Berlusconi è venuta più volte. E chissà da quanto tempo gira nella sua testa il nome dell'ex dipendente oggi collega Urbano Cairo, editore di diverse riviste, tycoon del mercato pubblicitario e patron di La7. A fine settembre Berlusconi aveva garantito che nel giro di una settimana avrebbe annunciato il nome di chi avrebbe strappato palazzo Marino al centrosinistra. Ad oggi quel nome non è pervenuto, troppi dubbi sulla conformazione della coalizione, troppi se e ma sui nomi che circolano con le perplessità della Lega sull'Ncd Maurizio Lupi e l'intenzione del Cav di risalire la china dei sondaggi nazionali, magari con una vittoria targata Forza Italia proprio nella sua Milano. Il personaggio - L'amicizia tra Cairo e Berlusconi ha radici profonde, nate più di 25 anni fa, quando l'attuale proprietario del gruppo editoriale Cairo è stato dirigente ai vertici di Publitalia '80 e poi della Mondadori. Tra i punti in comune con Berlusconi c'è la passione per il calcio, Cairo dal 2005 è presidente del Torino che si sta ritagliando spazi importanti in serie A. Un modello di successo, come quelli che piacciono al Cav, che secondo Repubblica Milano lo avrebbe anche incontrato. Difficile capire cosa hanno in mente tutti e due, ma la storia di Cairo ha dimostrato quanto sia capace di emanciparsi dai suoi sponsor. E un segnale di conferma sulla sua indipendenza arriva anche da quella risposta, data ai primi del mese, prorio sulla domanda diretta se avesse intenzione di candidarsi a sindaco di Milano: "Non che la questione non mi appassionerebbe - ha detto - ma davvero, possibilità zero".

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