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Lombardia, Maroni: "Sostituiremo Equitalia entro la fine dell'anno"

Roberto Maroni

Il governatore: "Lontana dal contesto sociale. La riscossione dei tributi a un ente regionale". Poi rilancia il "lombard" la moneta complementare della Regione

Andrea Tempestini
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Nella Lombardia di Roberto Maroni non c'è spazio per Equitalia. "La riscossione dei tributi - ha detto il neogovernatore - deve essere più vicina al territorio e tener conto del contesto sociale. Equitlia non sta operando con questi criteri. Ecco perché intendiamo sostituirla con un ente di riscossione regionale, entro la fine dell'anno, per dare un adeguato supporto agli enti locali e, allo stesso tempo, ridurre disagi e costi per i cittadini in difficoltà". Questo il programma annunciato da Maroni al Consiglio Regionale.   Competenze erariali - Il leghista ha aggiunto: "Chiederemo allo Stato che vengano riconosciute maggiori competenze, alle quali dovranno corrispondere maggiori risorse provenienti da tributi ed entrate regionali e dalla partecipazione diretta della Regione al gettito di tributi erariali riferibili al proprio territorio, in misura non inferiore al 75% delle entrate tributarie complessive". Maroni sottolinea che "nel programma elettorale sta scritto con chiarezza il nostro impegno, che in questa sede, ribadisco, a conseguire entro la fine della legislatura questi due obiettivi strategici: l'istituzione della macro regione del Nord e l'attribuzione alle Regioni di una quota non inferiore al 75% del gettito tributario complessivo prodotto nel singolo territorio regionale". Il 'lumbard' - Dopo le questioni fiscali, Bobo affronta quelle "monetarie". E annuncia una novità: "La Lombardia procederà con lo studio di fattibilità di un sistema di moneta complementare, anche tramite il coinvolgimento dei principali stakeholders (azionisti, ndr), ovverro banche, associazioni, istituzioni e Ccia". Dunque, assicura Maroni, si proseguirà con il progetto avviato dal vice governatore leghista della passata legislatura, Andrea Gibelli, per l'introduzione del cosidetto "lombard". Si tratta, ha spiegato il governatore, di un sistema di moneta complementare, che può essere utile "in periodi congiunturali caratterzzati dalla contrazione del credito, come l'attuale, perché lo sviluppo di nuovi strumenti di pagamento può agevolare lo scambio di beni e servizi". Misure choc - Un altro punto affrontato in Consiglio regionale è stato quello del pacchetti di "misure choc a favore delle nostre imprese". Maroni ha annunciato che "d'intesa con Finlombarda" verranno sbloccati complessivamente "oltre 1,1 miliardi di euro". Il pacchetto prevede 500 milioni per lo sblocco dei crediti che le pmi vantano nei confronti degli enti locali; 300 milioni per la cartolarizzazione dei craditi della Regione; 300 da una nuova linea Bei per investimenti alle pmi e 50 per la ricapitalizzazione delle pmi che investono in innovazione.

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