Clandestino salva un suicida
e scappa: rischia l'espulsione
Ha salvato un 55enne dalsuicidio ma per lui, ‘eroe clandestino', nessuna ricompensa anzi, solo ilrischio di essere espulso dal Paese. Il paladino dal cuore tenero si chiamaMohamed ed è un marocchino di 22 anni. Il giovane si trovava in via Inama, zona Città Studi, quando ha vistopenzolare da un ponteggio a dieci metri d'altezza, il corpo di uno sconosciutoe subito si è precipitato ad afferrarlo. Ancora pochi istanti e l'uomo sarebbesenz'altro morto. Fortunatamente però il giovane straniero è arrivato in tempo.“Sul rapporto della polizia c'è scritto che l'extracomunitario, protagonistadel salvataggio, si è allontanato. Non aveva molta scelta Mohamed. Perché lui èun irregolare”. Chi è - La sua storia, del resto, assomiglia a quella di molti suoiconnazionali. Nato da una famiglia di 11 fratelli, Mohamed arriva a Milanosette anni fa come ‘minore non accompagnato'. Adesso, mentre è in attesa che ilTar si pronunci sulla sua espulsione, il ragazzo continua a lavorare con uncontratto regolare e a pagare il canone mensile del monolocale, concesso dall'entedelle case popolari. Un vero cuore d'oro Mohamed, visto che con il suostipendio ha fatto assistere, studiare e laureare in legge uno dei suoifratelli, disabile e costretto sulla sedia a rotelle. Un precedente che può costare caro - In un atto di tre paginedel Commissariato è presente un profilo dettagliato di Mohamed: “Dall'arrivo inItalia (anno 2000 circa) al 2006, sempre in regola con le norme sul soggiorno,non ha commesso reati ed ha mantenuto una condotta irreprensibile”. Eccezionefatta per una bravata risalente al 2004, quando il ragazzo cercò di rubare una berlina per tornare a casae che si concluse con 5 mesi di detenzione. Per anni il ragazzo è statovolontario presso la Fondazione Fratelli di San Francesco. Negli stessi giorniin cui il Tribunale trasmetteva l'avvenuta riabilitazione, il marocchinosalvava la vita al signor Cesare che, dopo due giorni di coma, potrà tornare acasa tra qualche settimana.